"Cinque gli anni del Festival dei Due Mondi richiamato a nuova vita. Cinque come le dita di una mano tornata ad afferrare il filo delle nuove idee e delle grandi memorie. E capace di tenerlo stretto nel suo pugno". Con queste parole il direttore della kermesse spoletina Giorgio Ferrara, da cinque anni al timone e confermato per un altro quinquennio, condensa così il Festival numero 55 che ha aperto i battenti il 29 giugno e durerà fino al 15 luglio. Cinque anni passati per cercare di ridare vita e dignità ad un Festival che pareva sull'orlo della morte e che invece grazie a Ferrara è rinato ed è pronto a rafforzarsi. "Prima la rinascita e adesso il consolidamento" ha detto il direttore artistico. E questo Festival 55 celebra quindi un traguardo e si pone nuovi ed importanti obiettivi per il futuro. Come quello di trovare sempre più interventi di privati per far brillare ancora di più un Festival che è tornato a porsi dell'interesse nazionale ed internazionale. "La cultura può aiutare al meglio ad uscire dalla crisi. Molti lo hanno capito e credo sempre più persone seguiranno questa strada" - ha commentato Ferrara. Programma ricchissimo quest'anno che vedrà 41 spettacoli con 109 aperture di sipario, due rassegne di cinema, un laboratorio teatrale, tre convegni, due concorsi, quattro premi, eventi speciali e mostre d'arte. E in più stelle di grandezza internazionale, spazio per giovani artisti e tutte le arti, prosa, teatro e danza, rappresentate in questa diciassette giorni che si preannuncia così scoppiettante. Si partirà con "Il giro di vite", capolavoro novecentesco di Benjamin Britten sul contrasto tra innocenza e dannazione con la regia dello stesso Ferrara mentre sul podio dell'Orchestra Verdi ci sarà il maestro Debus. Per la sezione prosa invece i piatti forti saranno Bob Wilson e Baryshnikov. Il primo firmerà da regista "Lulù" di Frank Wedeking con le musiche di Lou Reed. L'ex osannato ballerino russo sarà protagonista da attore nella commedia di Dmitry Krimov "In Paris" sull'amore e sulla perdita. Ricco il cartellone anche per quanto riguarda la danza. Dieci titoli diversi presenti al Teatro Romano. Si comincerà con i solisti del Wiener Staat-sballet ai quali seguiranno quelli del Pacific Northest Ballet che incentreranno la loro coreografia in un repertorio moderno incentrato su William Forsythe. E poi questa nuova edizione ha deciso di rinnovarsi anche nella comunicazione diventando sempre più "social" con il nome di Spoleto55. Rinnovato il sito (www.festivaldispoleto.com) il Festival si racconterà quotidianamente sulla propria pagina Facebook così come parlerà attraverso Twitter. Da non perdere il canale ufficiale su Youtube dove sono presenti i video delle 4 passate edizioni e saranno caricati durante la manifestazione filmati e interviste agli artisti. Spoleto55 presente anche su Flickr con le fotografie dell'edizione attuale e delle passate. Infine per tutti la possibilità di raccontare il Festival e tutte le sue sfumature attraverso le immagini e le foto su Pinterest.