In Valnerina è arrivato il riconoscimento di un altro borgo più bello d’Italia: Preci che affianca le altre tre città della zona che hanno avuto l’ambita segnalazione. Al confine con le Marche, Preci è satura di storia, di cultura, di bellezze naturali e di medicina. Effettivamente quando in Europa nessuno curava la cataratta e la calcolosi renale e vescicale, in questa zona chirurghi – o mezzi chirurghi come allora li definivano – si sono specializzati nella cura di queste malattie (Sec. XIII) dopo aver inventato e utilizzato strumenti idonei che oggi fanno mostra di sé nel Museo di Preci e nell’Istituto di Storia della Medicina dell’Università La Sapienza di Roma. Da tutta Italia e Europa giungevano a Preci persone e personaggi per curare occhi, reni e vescica. La soddisfazione del vicesindaco Paolo Masciotti trapela anche da queste intervista: “Preci ora potrà giocare una partita importante all’interno della promozione turistica; il nostro tessuto urbano, ben tenuto e accogliente, è impreziosito da notevoli palazzi cinquecenteschi, dall’Abbazia di Sant’Eutizio e dal Museo della scuola chirurgica di Preci”. Il riconoscimento creerà nuove prospettive per i giovani, alleggerendo il rischio di spopolamento. Un esempio di come la cultura genera ricchezza.