Interazioni di confine. La mostra multimediale di Ied Milano

Giovedì, 24 Marzo 2016,
“Confine, diceva il cartello.  Cercai la dogana. Non c’era. Non vidi, dietro il cancello, ombra di terra straniera” Giorgio Caproni, Il muro della terra, 1975 “In our deepest natures, we are frontier-crossing beings, […] we are living in a frontier time, one of the great hinge periods in human history, in which great changes are coming about at great speed.” Salman Rushdie, Conference "Step Across This Line", February 2002 In occasione del Fuori Salone, nella cornice della Fabbrica del Vapore, IED Milano rinnova la propria collaborazione con AIACE presentando Borders, una mostra multimediale e interattiva che espone le opere realizzate da gruppi interdisciplinari di studenti dei corsi triennali di Sound design, Interaction design e Video design della scuola di Arti visive, coordinati da Davide Sgalippa, Painé Cuadrelli, Paolo Solcia e Dario Gavezotti.  Cosa sono i confini? Come ci poniamo di fronte alle frontiere culturali, d'identità e di genere? Il concept della mostra esplora il concetto di confine e mira ad attivare la partecipazione emotiva dello spettatore coinvolgendolo, attraverso il mezzo audiovisivo, in una relazione empatica.  OLTRE IL MURO a cura di Isabella Montan, Carlotta Marabelli, Beatrice Malerba e Ester Molteni è un’installazione che indaga il concetto di confine come limite mentale che impedisce la libera espressione dell’immaginazione. Come un muro, il confine si pone davanti allo spettatore simboleggiando le barriere intellettuali che influenzano in modo negativo i rapporti umani.  FLIPOVER a cura di Elena Beltrami, Alice Casalini, Paolo Savoldelli e Federica Valiante è un’installazione interattiva che si ispira al gioco del flipper dove il giocatore, colpendo i bersagli con una biglia d'acciaio, aumenta il suo punteggio. Flipover trasforma il gioco in un’occasione di riflessione per lo spettatore che supera dei livelli; questi sono pregiudizi, superstizioni, stereotipi che affollano la mente creando barriere nella convivenza sociale. Flipover è una sfida a superare in modo ludico i limiti culturali con il supporto di videoproiezioni che mostrano in ordine progressivo i più diffusi preconcetti riferiti a generi, razze, tradizioni, classi sociali.  OLTRE IL GENERE a cura di Gloria Cavalleri, Giacomo Ferrari, Giacomo Guglielo Gorla e Jacopo Marzi riflette sul concetto di genere e di interazione sociale. L’installazione è un invito a confrontarsi con la percezione sociale dell’altro. Attraverso un sistema di audio e videoproiezioni, si raccontano storie di esclusione. Il suono e le immagini sono disturbati se l’utente fruisce l’opera individualmente, ma diventano chiare se lo spettatore attiva un’interazione fisica con un altro con un tocco o un gesto. DESPINA a cura di Alice Atzori, Gabriele Casiraghi, Camilla Levi, Federica Rebaudengo si ispira per il titolo alla città descritta da Calvino ne Le città invisibili come “città di confine tra due deserti”. Despina è la barriera da superare, una riflessione sulla migrazione attraverso gli oggetti. Ogni migrazione presuppone una meta, è un viaggio durante il quale gli oggetti diventano simboli di cambiamento. Nell’installazione gli oggetti raccontano storie di migrazione e rappresentano affetti, aspirazioni, necessità. Toccandoli si attiva un contributo audio che narra le vicende di soggetti intervistati che condividono con lo spettatore la propria esperienza. Alle varie attività che vedono protagonista IED nella Milano Design Week si unisce anche la collaborazione della scuola di Arti Visive con la Game Design Week che punta i riflettori sul mondo delle App e dei videogame con workshop e conferenze. Giovedì 7 aprile la sede IED di via Amatore Sciesa ospita la conferenza di apertura della kermesse di Chris Solarski, game designer e autore del libro Drawing Basics and Video Game Art: Classic to Cutting Edge Art Techniques for Winning Video Game Design. Ha fondato lo studio Solarski, con cui sviluppa videogiochi alla ricerca di nuove forme di interazione tra il giocatore e la realtà virtuale. Il suo lavoro esplora le intersezioni tra videogiochi e arte classica, animazione e cinema. Sonia Meoli

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