Il Lunario Barbanera di Foligno è stato inserito nel prestigioso “Memory of the World Register” del programma Unesco volto a tutelare e valorizzare il patrimonio documentario dell’Umanità. Il prestigioso riconoscimento pone Barbanera e la sua lunga storia tra le opere da salvaguardare. É in ottima compagnia: tanto per fare qualche nome, l’alfabeto fenicio, la Magna Carta inglese, la sinfonia n.9 di Beethoven, i film dei fratelli Lumière, il Diario di Anna Frank . Insieme al lunario è stata inserita la Collezione degli Almanacchi Barbanera 1762.1962, a supporto del valore culturale dell’iniziativa. Il primo esemplare è stato stampato nel 1762 sotto forma di foglio unico, che nel 1793 si trasformò in un libretto. Da sempre ricco di notizie agricole e consigli pratici è diventato una sorte di Vangelo dei ceti rurali e non solo. É certo che ha contribuito a veicolare e unificare la lingua italiana in momenti in cui lo stivale era diviso in statarelli, ognuno con il propri idiomi e dialetti. Lo hanno amato anche personaggi illustri con Gabriele D’Annunzio che ha definito Barbanera “Il fiore dei tempi e la saggezza della Nazione”.