Dopo la positiva esperienza ad Arezzo ove la street art ha dialogato con le opere di Cimabue, Giotto, Piero della Francesca, Giorgio Vasari, la mostra “Codici Sorgenti” a Catania è il primo evento in Italia per la sua singolarità ed eccezionalità. Si tratta dell’esposizione di oltre 50 artisti che portano la street art a diventare un movimento pittorico globale all’insegna della fruizione della bellezza artistica da parte di tutti. La street art, filiazione della pop art e del cosiddetto graffitismo, a cavallo tra comunità sociale e mondo dell’arte – come la interpreta Emmanuele F.M. Emanuele, curatore della mostra – parte da lontano, da New York anni Ottanta, e dal sottosuolo underground di quella metropoli, ove un gruppo di adolescenti neri ha gettato il seme della nuova arte che dai bassifondi del Bronx si è arrampicata sempre più in alto fino ad occupare spazi museali sempre più vasti. Vedete allora l’immenso murale (alto 30 metri e lungo 64 metri) realizzato da Alexandre Farto sopra otto silos che prospettano sul porto di Catania, rivolto a chi parte e arriva via mare.