"L'importanza di essere Earnest" al Teatro Cucinelli

Giovedì, 03 Settembre 2015,
 
Giovedì 3 settembre alle 21 ci sarà il debutto del nuovo spettacolo prodotto dalla fondazione Brunello e Federica Cucinelli e dal Teatro Stabile dell'Umbria. In Prima Nazionale andrà in scena al Teatro Cucinelli "L'importanza di essere Earnest" e sarà replicato fino a domenica 20 settembre. Dopo il successo riscosso nello scorso mese di maggio con "A scatola chiusa" di Feydeau, la compagnia dei giovani del Teatro Stabile dell'Umbria si confronta con la messinscena di questa celebre opera di Oscar Wilde. Il regista, Antonio Latella, è conosciuto per essere uno degli artisti più innovativi e stimati del mondo teatrale; con il Teatro Stabile ha già collaborato in molte occasioni: ben 14 gli spettacoli fra cui ricordiamo "La dodicesima notte", "La tempesta", "Bestia da Stile", "Edoardo II", "La cena delle ceneri", "Studio su Medea", "Le lacrime di Petras Von Kant", "Moby Dick". Latella, insieme al direttore del Teatro Stabile Franco Ruggieri, ha selezionato dal gruppo della Compagnia dei giovani attori che interpreteranno i ruoli del testo, riservando all'eperienza di Francesco Bolo Rossini il personaggio di Algernon. Gli altri sono: Caroline Baglioni, Edoardo Chiabolotti, Vittoria Corallo, Caterina Fiocchetti, Stefano Patti, Jacopo Pellicia, samuel Salamone, Giulia Zeetti. L'occasione per questi giovani attori di lavorare con Antonio Latella è ghiotta alla luce del fatto che il regista pone al centro del suo lavoro la cura degli interpreti. Il testo di Wilde rappresenta senza dubbio un banco di prova impegnativo dal momento che l'autore inglese esibisce liberamente la propria abilità verbale. A differenze di altre opere, pur sempre incerte tra moralismo e compiacenza e comunque inattuali per la rappresentazione di società borghesi che non esistono più, "L'importanza di essere Earnest" risulta fresco e giovane sebbene gli oltre 100 anni di vita. Questo monumento al nonsense uscì nel 1899 ed è stato definito a più riprese da W. H. Auden "l'unica opera di pura verbalità della letteratura in lingua inglese". Seguendo lo stile verbale e paradossale di Wilde si può dunque affermare che il segreto de "L'importanza di essere Earnest" sta nel non aver nulla da dire, nessuna morale da insegnare. L'inconsistenza dei personaggi e l'inverosimiglianza della vicenda sono gli ingredienti fondamentali di un'opera che ancora oggi non cessa di reclutare adepti alla poetica di Wilde. In essa l'aforisma viene elevato alla sommità della scala gerarchica del componimento, con eleganza e desiderio di stupire.

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