La casa del futuro con le nuove applicazione tecnologiche

La domotica, il nuovo modo di vivere l’abitazione tra contenimento dei consumi e controllo di tutti gli impianti e elettrodomestici, per un miglioramento del benessere psicofisico e la sicurezza delle persone che la vivono

16.11.18 , Design , Alessandro Biscarini

 

La casa del futuro con le nuove applicazione tecnologiche

22 dicembre 1989. Nelle sale italiane esce Ritorno al Futuro parte II in cui Zemeckis porta sul grande schermo la sua visione della casa del futuro, la casa domotica. Nel film vediamo i protagonisti aprire il portone di casa con l'impronta digitale, azionare le luci e comandare gli elettrodomestici con la voce, effettuare videochiamate ed avere stampanti collegate in wi-fi in giro per casa. L'anno immaginato era il 2015 ed ora che l'abbiamo passato possiamo dire che in larga parte era stato un buon premonitore. La maggior parte dei dispositivi di automazione immaginati nel film sono, infatti, attualmente disponibili ed iniziano ad essere anche largamente usati nel mercato immobiliare. La domotica, infatti, sta prendendo sempre più piede nelle nostre case diventando non più solo un semplice optional, in grado di rendere più confortevole la nostra vita, ma anche un tassello fondamentale sia nelle ristrutturazioni che nella nuova edificazione. Molte delle tecnologie di automazione che troviamo disponibili sul mercato sono, infatti, orientate al controllo dei sistemi di illuminazione, di termoregolazione e di apertura e chiusura da remoto di porte e sistemi di oscuramento (tapparelle, tende e frangisole). Tutti sistemi che permettono di ottenere un contenimento dei consumi energetici e che quindi si inseriscono perfettamente nell'indirizzo di costruire edifici NZEB (edifici ad energia quasi zero) e nell'efficientamento dell'edilizia esistente in cui oggi è orientato, giustamente, il mercato immobiliare. Si pensi ai Giardini di Inverno dell'architetto Paulo Caputo, in costruzione a Milano Via Pirelli, in cui il controllo centralizzato di tutti gli impianti, la possibilità di gestire le luci di casa e tutti i sistemi di oscuramento con la domotica, unito ad un sistema di videosorveglianza automatizzato, consentono di minimizzare i consumi e l’impatto sull’ecosistema dell'edificio, migliorando il benessere psicofisico e la sicurezza delle persone che lo vivono. Non è un caso, infatti, che tutte le più recenti normative di settore incentivino largamente l'utilizzo di tali tecnologie offrendo importanti detrazioni fiscali, confermate al 65% anche per il 2018, per chi dota la propria abitazione di sistemi di automazione. Grazie all'utilizzo di prese intelligenti (smart switches), ovvero dispositivi capaci di connettersi direttamente alla rete wi-fi di casa ed essere comandate tramite un'applicazione per Android o iOS, è possibile settare le prese di casa decidendo in che momento accendere o spegnere l’oggetto o l’elettrodomestico ad esse collegate, o anche programmarle in automatico secondo degli orari prestabiliti efficientandone l'utilizzo. L'internet delle cose, in acronimo IoT (Internet of Things), ci permette di impostare l'impianto di climatizzazione mentre rientriamo a casa, di controllare direttamente dall'app del nostro smartphone se la porta di casa è chiusa o se è entrato qualcuno, di riprodurre un brano musicale nel nostro impianto di filodiffusione o di chiedere al nostro assistente virtuale di fare cose per noi. Sì perché il futuro della domotica è sempre più orientato a "dar voce alle cose" e a consentire all'utente di poterle controllare con comandi vocali. Basti pensare a progetti come "Echo" di Amazon, con il suo assistente Alexa, o "Apple HomePod", "Google Home", ed altri che stanno uscendo sul mercato, che sono in grado di interagire con i più diffusi sistemi di automazione in commercio consentendone il controllo solamente con la nostra voce.

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