sezione arte riflesso magazine

Luciano Tittarelli, un’artista eclettico con la passione per la penna

Mercoledì, 21 Maggio 2014,
Arte,
Luciano Tittarelli classe 1952 è un artista poliedrico, la cui produzione spazia dal disegno alla pittura passando per la ceramica che produce e cuoce da solo nei forni del suo laboratorio immerso nel verde. Gualdese di nascita, alla fine degli anni settanta si è trasferito a Perugia. Fin da piccolo si è avvicinato al disegno ed ai colori. “Era per me uno stupore – racconta Tittarelli - vedere  che con i pastelli potessero venire fuori delle forme, dei disegni. E questa passione per i disegni dell’infanzia mi è rimasta ed è ben espressa nelle mie opere ‘gli abbecedari’ che creano un confine tra due linguaggi quello della pittura e quello della scrittura”.  Diplomatosi in Pittura all’Accademia di Belle Arti di Firenze, dal 1997 insegna a Perugia all’Accademia di Belle Arti Pietro Vannucci. Docente di Anatomia Artistica presso l’accademia di Perugia ha pubblicato Lezioni di Anatomia Artistica - Leggere e disegnare il corpo umano, Hoepli 2009, Manuale di Anatomia Artistica Hoepli  2011. Ha  scritto:  Il corpo disdegnato, Bandecchi & Vivaldi 2001; Giovani e anziani – Progetto per un’esperienza artistica, Perugia 2001. “Ora sto affrontando quello che mi appartiene di più – dice Tittarelli - un libro sul disegno. Vorrei inserirvi interviste di artisti, piccole riflessioni, dar vita ad un vero e proprio manuale per il disegno rivolto agli studenti. Una bella sfida spero di portarla presto a compimento”. Alla fine degli anni settanta è tra i fondatori del “Centro Materiali/Immagini” con il quale realizza numerose mostre ed attività culturali. In particolare in questo periodo sarà tra i primi ad esporre in Umbria istallazioni artistiche. Il tema centrale della sua produzione è la memoria, memoria che viene riflessa negli “strappi” di murature che l’artista rappresenta sulla tela. “Ho lavorato sempre per me stesso – dice Tittarelli - rischiando di cambiare spesso linguaggio, però sono fatto così mi innamoro di tante cose. L’arte però si fa un po’ anche per se stessi, ho sempre preferito fare le cose che amavo e ne sono felice. Di questi tempi credo di essere un privilegiato”. Ha esposto a Roma, Arezzo, Firenze, Lecce, Bari, Bologna, Caltagirone, Cracovia, Bratislava, Brugge ricevendo premi e riconoscimenti a concorsi e rassegne internazionali. Tra le sue personali e collettive si ricordano quelle alla galleria Sala Maggiore di Massa Marittima nel 1976, alla galleria Margiacchi di Arezzo, alla galleria Pio Monti di Macerata nel 1994 e al Museo/Parco di Collodi nel 2006. Barbara Venanti

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