sezione arte riflesso magazine

Michelangelo e la volta più bella del mondo

Mercoledì, 09 Aprile 2014,
Arte,
Era il 18 febbraio 1564 quando Michelangelo Buonarroti emana l’ultimo respiro. Aveva 89 anni. Fino al giorno prima era ancora intento a scolpire la Pietà Rondanini, il capolavoro che suggella una splendida carriera artistica. Unico nel genere poiché Michelangelo ha lasciato le opere più prestigiose al mondo. Si definiva architetto e  scultore (celebre è il suo David a Firenze) ma le sue opere più note sono pitture. Gli umbri gli sono debitori poiché nel 1554 ha trascorso un periodo a Spoleto, forse per tirarsi fuori dai numerosi “affanni” romani. L’ultimo suo grande impegno pittorico è il Giudizio Universale nella Cappella Sistina scoperto nel 1541. La composizione è concepita come un’architettura di corpi articolati su diversi piani coinvolti  nel movimento imperioso e pacato del Cristo Giudice. Ma l’opera magna di Michelangelo è la  Volta della Cappella  Sistina (consegnato al papa Giulio II nel 1512)  nella quale l’artista dipinge le storie della Genesi in nove riquadri, cominciando il lavoro in senso contrario alla successione storica degli eventi.. Così, la scena dell’Ebbrezza di Noè è la prima ad essere rappresentata e quella della Separazione della luce dalle tenebre, l’ultima  Il riquadro più celebre è la Creazione di Adamo la cui scena occupa una posizione centrale nella volta, anche se il centro geometrico è il riquadro della Creazione di Eva. Nella figura di Dio è stato identificato il cervello umano, così come nel riquadro di Eva è stato definito il polmone. Ma in tutti i riquadri e nelle Sibille e Profeti che li accompagnano è stato visto un organo umano occulto nelle varie figure. Uno per tutti è  il cuore nella immagine della Sibilla Delfica. Michelangelo è l’emblema dell’isolamento (ha rifiutato qualsiasi aiuto nella preparazione dei suoi lavori) e della solitudine. Forse ciò lo ha condotto ad essere un po’ narcisista: lo si deduce dai numerosi autoritratti  in vari dipinti. Il più celebre è quello espresso nel Giudizio Universale  ove  tra le grinze della pelle di S.Bartolomeo, appare il volto sofferente del Maestro. É un autoritratto simbolico: la pelle assurge a metafora di sofferenze, di accuse infamanti, di profondo disagio. Il tutto espressione dell’inquietudine che il Buonarroti inseriva nelle immagini, a partire dal suo autoritratto. É questa una componente essenziale per comprendere appieno la figura di Buonarroti  da inserire  nelle celebrazioni  del suo 550° anniversario della morte, che cade proprio quest’anno.   MICHELANGELO E L’ACCADEMIA DELLE ARTI DEL DISEGNO: UN CONNUBIO CHE SEGNA LA STORIA Nell’Anno di Michelangelo, ARTOUR-O the MUST (un evento dedicato alla comunicazione e alla divulgazione dell’arte e dei suoi protagonisti) torna a  Firenze  per il suo decimo  anno consecutivo, per celebrare, insieme all’Accademia delle Arti del Disegno – di cui Michelangelo fu il primo Accademico – il 450° dalla sua fondazione voluta nel 1563 da Cosimo I. Questa l’occasione per aggiungere ai tradizionali appuntamenti di ARTOUR-O (Interior , nel Parco, a Tavola e in Città) una sezione dedicata al sommo Genio dal titolo “Io e Michelangelo”, per esplorare  la cultura di oggi in rapporto alla nostra grande tradizione. Artisti over e under 35 sono i protagonisti di questa mostra, inaugurata da ARTOUR-O a Firenze il 13 marzo 2014 nella Villa privata Fani, e che proseguirà  in entrambe le sedi dell'Accademia delle Arti del Disegno in via Orsanmichele 4 e in via Ricasoli 66. ARTOUR-O è una piattaforma di progetti presentati da enti pubblici e privati che nella maggior parte si identificano con la figura del committente, allo scopo di sensibilizzare il pubblico sui valori della cultura, stimolando curiosità e creatività in ogni campo. Tra gli illustri presenti l’Ambasciata di Spagna, l’Ufficio del Turismo e dei congressi del Principato di Monaco, il polo museale di La Spezia, i comuni di Genova e di Guidonia Montecelio, la fondazione atchugarry, la fondazione fiumara d’arte di Antonio Presti e la fondazione tres pinos di Buenos Aires,  le aziende Fani gioielli, il marchesato degli Aleramici e Pola Cecchi. Il tema principale è sempre “la committenza” che non si riferisce solo a quella classica, anzi è così non ha mai abbassato la guardia e oggi più vivace che mai intende lasciare il segno dell’arte di questo specifico momento. Due i premi assegnati agli under 35 che hanno partecipato alla mostra “Io e Michelangelo” che quest’anno si è sovrapposta con la sezione “ under” al gAt (giovani Artisti di talento) . I  focus dell’evento,  molto amati e molto seguiti hanno offerto interessanti spunti di riflessione, di ricerca di soluzioni ai tanti problemi che affliggono la nostra cultura e quindi l'identità dell'Italia. Anche i dinner sono visti in quest’ottica e la mostra “ARTOUR-O a tavola con il menù e su marte porterei” con le relative cene esplora questo campo, proponendo un’educazione gastronomica in modo lieve, divertente e saporito con la mostra legata al rapporto con il cibo e il menu.. e su Marte porterei con i piatti suggeriti dagli Artisti. Vi aspettiamo quindi numerosi ad ARTOUR-O il MUST delle mostre aperte fino a fine giugno. www.ellequadro.com

Arte Articoli Precedenti

PRECEDENTI

PRECEDENTI

IN EVIDENZA

IN EVIDENZA

NUOVI

NUOVI