L’architetto Buzzi e il paesaggista Porcinai: due grandi disegnatori per il giardino e la villa di Isola Polvese

Mercoledì, 26 Novembre 2014,
Sono proprio due protagonisti dell’architettura italiana del Novecento che, presenti con continuità in Umbria nei primi anni Sessanta, avranno dal conte Citterio l’incarico di dare vita alla attuale villa con giardino di Isola Polvese: Buzzi noto per il progetto della sua “città ideale” della Scarzuola e Porcinai conteso dalle dinastie industriali perugine. La villa originaria fu fatta costruire negli anni ‘40, su progetto dell’Ing. Sisto Mastrodicasa, da Biagio Biagiotti, uno dei tanti proprietari dell’isola avvicendatisi nel tempo. È possibile ipotizzare che sia sorta sulle rovine di una delle case che componevano il villaggio dell’isola andato poi distrutto. Con il fallimento del Biagiotti, nel 1959, l’isola viene acquistata e utilizzata come riserva di caccia dal conte milanese Giannino Citterio. Il conte Citterio incaricò appunto l’Arch.Tomaso Buzzi di trasformare casa Biagiotti in una villa padronale e al Porcinai l’incarico di trasformare il parco agricolo in un elegante giardino-paesaggio. L’edificio originariamente sviluppato su tre piani, dall’aspetto moderno e molto lineare, viene allungato sul fronte creando una nuova fila verticale di aperture in modo da costituire un’asse di simmetria centrale. L’allungamento del fronte viene effettuato anche da due logge posizionate lungo i fianchi dell’edificio a piano terra. La villa ci appare oggi sotto questa nuova forma, ornata da fasce marcapiano, paraste bugnate sormontate da pinnacolo, cornici alle finestre. La centralità del fronte è enfatizzata dal balcone al primo piano e da un fastigio con fregio e pinnacoli. Intorno alla villa sorgono le case dei custodi ed altri edifici di servizio come la foresteria, il frantoio e gli uffici. Solo nel 1973 è stata acquistata dalla Provincia di Perugia; e da allora la villa è stata ridistribuita internamente come struttura alberghiera con annesso ristorante e negozio di prodotti tipici locali. La Provincia gestisce anche l’azienda agricola con la produzione di olio extravergine di oliva da circa 6000 piante. Passeggiando lungo i viali che segnano il paesaggio dell’isola si può ammirare il lavoro di uno tra i più importanti paesaggisti del Novecento (ideatore, tra l’altro, dei giardini-paesaggio, cioè giardini nei quali l’uomo sembra non aver fatto nulla). Il Porcinai media il rapporto tra la villa e il lago con un sistema articolato di parterre erbosi, confinati a monte da un giardino misurato da un reticolo ordinato di alberi di ulivo a loro volta contrappuntati da una boscaglia di arbusti mediterranei posti a cornice di un’invenzione paesaggistica geniale. Il verde davanti all’edificio è costituito dal viale di tigli, che dall’approdo arriva alla villa; ai lati di questo si estendono i grandi parterre.  Di notevole interesse è inoltre la piscina scolpita su una cava di pietra arenaria, nota oggi come il “giardino delle piante acquatiche” e disposta in posizione altimetrica strategica, dove restano ancora intorno le lastre di pietra, dette “stenditoi”, utilizzate per prendere il sole. Tracciando un segno nel paesaggio, due viali legano la villa agli approdi. Quello già noto, costeggiato dai tigli, e quello di pioppi cipressini, che dalla residenza raggiunge l’approdo secondario. É dunque solo immergendosi in questo luogo ameno, e non prima di aver percorso un folto viale di tigli, che si raggiunge la villa.

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