Castello di Postignano: la rinascita di un borgo

Domenica, 08 Dicembre 2013,
All’ombra dei Monti Sibillini, in Valnerina, sorge il Castello di Postignano, un borgo medievale nel comune di Sellano, in provincia di Perugia. Edificato su un pendio tra il IX ed il XIII secolo, lungo il torrente Argentina, si trova sulla strada che collega Spoleto a Foligno, Norcia ed Assisi. Il borgo, originariamente di proprietà della famiglia Trinci e a lungo conteso tra Foligno e Spoleto, partecipò alla guerra del 1429 contro i ghibellini. Il Castello ha una forma triangolare con una torre di avvistamento a base esagonale, che occupa il vertice a monte e da cui si dipartono le mura perimetrali, entro cui si ergono le tipiche “case-torre”, formando un abitato denso e compatto. Dopo secoli di splendore economico, grazie alle fiorenti attività agricole, forestali e all’artigianato del ferro e della canapa, il borgo visse un graduale spopolamento per l’emigrazione verso le città, fino al completo abbandono nel 1966, a causa di uno smottamento del terreno che rese inagibili le abitazioni. Alla fine degli anni ’60 il Castello catturò l’attenzione dell’architetto americano Norman F. Carver che lo definì “l’archetipo dei borghi collinari italiani” e gli dedicò la copertina del suo libro fotografico “Italian Hilltowns”, pubblicato negli USA nel 1979. Finalmente, nel 1993, due appassionati architetti campani riscoprirono il borgo, divenuto fantasma per trent’anni, e lo acquistarono allo scopo di restaurarlo e donargli nuova vita, con il contributo della Regione Umbria. Il loro entusiasmo però dovette fare i conti con il sisma del 1997 che danneggiò ulteriormente l’edificato già fatiscente. Tutto il male non vien per nuocere: nella chiesa di San Lorenzo, il crollo di una parete affrescata ha infatti svelato una più antica opera murale raffigurante la Crocifissione di Cristo, risalente al XV secolo. I lavori di recupero, iniziati nel 2007, si sono fondati su un approccio conservativo, perseguendo comunque standard qualitativi contemporanei in termini di sicurezza e confort. Il 18 giugno 2011 si è svolta l’inaugurazione del borgo, in occasione della quale è stata anche dedicata una mostra fotografica a Carver. Ora il Castello di Postignano vanta circa sessanta unità abitative, una ventina di botteghe, un piccolo albergo con ristorante, una spa, una sala conferenze, l’antica chiesa con i suoi affreschi e “Le Stanze della Memoria”, museo multimediale e centro di documentazione che ricostruisce storia, spazio e tempo della comunità di Postignano e dintorni. Il borgo rivive non solo materialmente, ma anche culturalmente; “Postignano Art Project” ne è un esempio: una residenza internazionale per artisti, nell’ambito della stagione di eventi “Un Castello All’Orizzonte” che ha preso il via nel giugno 2012 e si è ripetuta anche quest’anno, animando il borgo con concerti, convegni ed esposizioni, in un emozionante connubio tra natura, architettura, arte, storia e contemporaneità.

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