Rocca Calascio, un punto di osservazione privilegiato tra pace e bellezza

Martedì, 04 Ottobre 2016,
 
In posizione dominante sulla valle del Tirino e sull’altopiano di Navelli, a poca distanza dalla piana di Campo Imperatore, su un crinale a 1.460 metri d’altezza, si staglia l’imponente mole di Rocca Calascio. Salendo verso il borgo sembra allontanarsi sempre di più, sola contro il cielo, la rocca, situata in una posizione molto favorevole dal punto di vista difensivo, un tempo utilizzata come punto d’osservazione, in comunicazione con altre torri e castelli vicini, in una rete che arrivava fino all’Adriatico. La struttura è realizzata in conci squadrati di pietra bianca e consiste di un maschio centrale e una cinta muraria merlata, interrotta agli angoli da quattro torri a pianta circolare, a strapiombo sulle valli sottostanti.   Il primo documento storico che menziona la rocca è del 1380, anche se tradizionalmente si fa risalire la fondazione all’anno 1000. La struttura originaria comprendeva un unico torrione isolato, di base quadrangolare, con funzione di avvistamento (il maschio  centrale), mentre la cerchia si mura e le torri angolari si devono alla famiglia Piccolomini, entrata in possesso della rocca alla fine del XV secolo. E in questo periodo, quando la rocca acquista importanza economica di controllo del traffico di greggi sul Regio Tratturo per Foggia, che ai suoi piedi si sviluppa il piccolo borgo ancora visibile. Nel 1579 la rocca fu acquistata, con il vicino Santo Stefano di Sessanio, dalla famiglia Medici, che voleva sfruttare il commercio della lana. Il terremoto del 1703, poi, devastò l’area e la parte alta del borgo fu abbandonata, in favore di una zona meno impervia, dove oggi vediamo il paese di Calascio.  Nel XX secolo anche le ultime famiglie rimaste abbandonarono il borgo e la rocca rimase disabitata.  Con la sua posizione dominante, isolata nel duro paesaggio di una montagna brulla e rocciosa, la Rocca di Calascio affascina l’osservatore. Dopo l’abbandono ottocentesco, nel XX secolo diventa set cinematografico per alcuni film (il più famoso è Ladyhawke, del 1985), alcune abitazioni dell’antico borgo vengono recuperate ed oggi costituisce una delle principali attrazioni turistiche della zona.  La Rocca, un pezzo di storia affascinante, immerso in un paesaggio mozzafiato, lontano dal clamore e dall’affollamento delle mete balneari, in luogo in cui la mente si perde tra meraviglia e bellezza, merita senz’altro una visita.

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