Nei primi del '900 si assiste all’integrazione tra le campagne settentrionali della città di Milano e il tessuto urbano, costituendo così il territorio della Bicocca. In quegli anni si svilupparono una serie di stabilimenti che sono stati a lungo il cuore pulsante di un’area industriale rigogliosa e che per molti decenni è stata emblema dell’industria italiana. È qui che trova posto Pirelli Hangar Bicocca, una fondazione no profit che mette in mostra la dinamica partecipazione ai messaggi più autorevoli dell’Arte contemporanea. Aperta al pubblico nel 2004 è presieduta da Marco Tronchetti Provera, socio fondatore, il quale, con il sostegno che proviene dalla Società che presiede, offre al pubblico iniziative culturali con manifesto internazionale e ingresso libero a tutte le attività promosse. L’edificio che ospita la Fondazione era un tempo sede della storica Breda, azienda produttrice di carrozze, locomotive, a cui si aggiungeranno negli anni della guerra la fabbricazione di aerei e prodotti di uso militare. Il linguaggio di questa archeologia industriale affascina: poche linee, decise e perlopiù ortogonali, definiscono grandi volumi. All’interno di uno di questi troviamo l’opera permanente site-specific più grande che l’artista tedesco Anselm Kiefer abbia mai eseguito. I Sette Palazzi che compongono l’opera sono un’interpretazione dell’antica religione ebraica. Espressione di quella ricerca costante di perfezione che l’uomo vuol raggiungere attraverso lo studio, in cui il libro è la metafora, per avvicinarsi sempre più a Dio. L’allestimento, curato da Vicente Todolì, affianca alle torri esposte cinque tele di grandi dimensioni prodotte tra il 2009 e il 2013, inedite, che formano un'unica grande installazione dal titolo I Sette Palazzi Celesti - 2004 - 2015. All’esterno della struttura, dove sorgevano depositi e baracche oggi demoliti, si apprezza un’altra opera permanete: la Sequenza di Fausto Melotti. Grande scultura, in acciaio corten, accoglie il visitatore all’entrata dello spazio espositivo, quasi come fosse confine tra la percezione della vita reale, specchio dell’arte, e la dimensione sensibile di quest’ultima. Gli altri spazi dell’Hangar sono attualmente occupati da due grandi temporanee che vedono protagonisti Philippe Parreno (Algeria, 1964) con Hypothesis (22 ottobre-14 febbraio 2016). Prima antologica dell’artista in Italia in cui, attraverso una serie di eventi che si svolgono in successione viene coinvolto il pubblico, affascinato e reso parte dell’opera stessa; Petrit Halilaj (Kosovo, 1986) con Space Shuttle in the Garden (3 dicembre-13 marzo2016). Un viaggio attraverso esperienze private e personali dell’artista che nella condivisione diventano veicolo per la conoscenza di sé e del mondo che lo circonda. Non è facile trovare una definizione di Arte che esprima veramente un significato univoco. Rientrano in essa la vita, le persone, le esperienze, i respiri, gli atti, ovvero ciò che rende l’Hangar Bicocca un posto indefinibile.
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Fondazione Pirelli HangarBicocca Via Chiese 2, 20126 Milano
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