Proseguendo il percorso delle architetture dei giardini in Umbria, il Frontone, con i suoi 8.300 mq circa, costituisce il primo esempio di giardino pubblico della città di Perugia, ubicato tra Borgo XX Giugno e Viale Roma, con accesso dallo stesso Borgo XX Giugno. Il giardino, sorto su un’area che aveva ospitato prima una necropoli etrusca e poi un forte difensivo da cui i perugini “fronteggiavano” il nemico, costituisce il luogo deputato alle passeggiate e al cinema estivo, ma tale zona fu sede dal 1707 delle adunanze della locale Accademia degli Arcadi che ne delineò la configurazione attuale intornoalla seconda metà del XVIII secolo e sempre in quell’epoca, fu edificato l’anfiteatro con gradoni di terra contornati da olmi e i viali furono delimitati con esemplari di specie esotiche. Dopo un periodo di abbandono, verso il 1780 il giardino venne risistemato dagli stessi Arcadi che sostituirono i gradoni di terra con gli attuali sedili di travertino, piantarono i lecci al posto degli olmi e costruirono un primo recinto murario; nel 1791 infine installarono al centro dell’anfiteatro l’arco di travertino disegnato da Baldassarre Orsini. Durante l’800 il giardino venne ulteriormente ristrutturato con la realizzazione delle aiuole e della vasca centrale, l’ampliamento del recinto murario e la sostituzione delle specie esotiche con i lecci ancora presenti. Il giardino è organizzato in quattro viali, separati da siepi di Viburnum Tinus, sei statue raffiguranti le Arti adornano l’anfiteatro. I passaggi laterali sono fiancheggiati da cipressi piantati nel 1780, mentre i castagni d’India nel 1819. La creazione dell’ampia spianata, però, si deve a Braccio Fortebraccio da Montone, condottiero e signore di Perugia, che ne fece la piazza d’armi della città. Qui il 20 giugno 1859, alle 15,30 ebbe inizio lo scontro tra le truppe svizzere del colonnello Schimd e gli insorti perugini. Alla fine della giornata di combattimenti si contarono 53 morti, sommando le due parti in lotta, tra militari e civili. Non solo giardino, ma luogo ricco di storia della città a cui appartiene. Anche la composizione vegetazionale di per sé è semplice ma di notevole pregio, in quanto costituita da esemplari ormai secolari di leccio e di siepi di alloro e lentaggine. La sua composizione architettonica composta dalla recinzione chiusa da un’elegante cancellata e il sistema di aiuole centrali delimitato dai quattro viali principali intercalati dai vialetti secondari che confluiscono nell’emiciclo terminale caratterizzato dalle sei statue delle arti e l’anfiteatro, sono frutto di una composizione cresciuta e delineata nei diversi anni. Tutt’oggi il giardino è luogo di manifestazioni ed eventi come il Perugia Flower Show che si tiene ogni maggio ormai da diversi anni; per diverse edizioni ha anche ospitato i concerti dei “big” di Umbria Jazz ed è spazio verde di incontro e passeggiate adiacente al centro storico cittadino.