Sicurezza alimentare e sostenibilità ambientale

Mercoledì, 13 Luglio 2016,
Quattrocento ettari che si estendono nel territorio di Passignano sul Trasimeno per la conduzione di un’azienda all’avanguardia nel campo della sicurezza alimentare e della sostenibilità ambientale. Dobbiamo alla cortese disponibilità dell’Ing. Lorenzo Moretti l’illustrazione delle caratteristiche uniche di questa realtà produttiva, da lui ideata e tenacemente realizzata, con l’impegno dei tre figli che lavorano in azienda. Si tratta, più in dettaglio, di un’azienda che opera sull’intera filiera di produzione della carne bovina, a partire dalla nascita dei vitelli e il loro allevamento , fino alla macellazione e successiva confezione e vendita del prodotto finale. La produzione è articolata secondo un ciclo chiuso: dai campi si ottengono i foraggi destinati all’alimentazione del bestiame. Il letame degli animali, distribuito sui terreni, reintegra gli elementi asportati dalle colture precedenti e predispone i terreni alle colture successive, minimizzando sostanzialmente il ricorso a concimi chimici. Le principali colture messe a rotazione sono triticale, orzo e frumento per quanto riguarda i cereali autunno-vernini, mentre per le colture primaverili-estive troviamo mais e sorgo. Sono messi a disposizione delle vacche nutrici boschi gestiti ad alto fusto e terreni di collina recintati, dove gli animali possono pascolare liberamente per la maggior parte dell’anno. L’azienda ha anche realizzato un mattatoio con ottenimento del bollo CE e un laboratorio di trasformazione per il controllo di tutte le diverse fasi produttive. La realizzazione del mattatoio in loco è elemento essenziale per la possibilità di offrire un prodotto controllato e certificato, di altissima qualità. L’animale non è soggetto, fra l’altro, allo stress di un lungo trasferimento dall’allevamento alla macellazione e come si suole dire in questo caso, “non ha mai visto l’asfalto”. Fin qui la qualità e la sicurezza del prodotto. C’è però anche un risvolto energetico-ambientale che merita di essere sottolineato per la sua innovatività. Parliamo del trattamento del letame. Finora è stato considerato, il più delle volte, come una sorta di  fastidioso “effetto collaterale” degli allevamenti, con i connessi problemi di smaltimento e di pesante inquinamento. L’Ing. Moretti ha affrontato e risolto il problema alla radice, con coraggio (dati i forti investimenti ) e lungimiranza. Ha realizzato un impianto che utilizza le deiezioni animali per la produzione di biogas (60% metano) che alimenta un impianto di cogenerazione da 100 Kw elettrici e 130 termici. L’impianto funziona per oltre 8.500 ore all’anno. L’energia elettrica immessa in rete gode di una tariffa incentivata, l’energia termica fornisce acqua calda e riscaldamento ad abitazioni e mattatoio. Si utilizza il metano, che altrimenti finirebbe in atmosfera con danno per effetto serra, per produrre energia elettrica e calore da fonte rinnovabile ed il letame dopo questo processo migliora la propria qualità di fertilizzante. Veniamo all’aspetto commerciale. Lorenzo Moretti ha una concezione etica della sua attività. Tutti gli aspetti produttivi dell’intera filiera fanno capo alla sua personale responsabilità e immagine e, come afferma lui stesso, questo “metterci la faccia” impone di dare il massimo dell’impegno nel perseguire l’optimum dei risultati. Questi sono eccellenti sia sotto il profilo della qualità che quello, più propriamente commerciale, della competitività dei prezzi. A questo fa seguito un riscontro lusinghiero in termini di consenso dei consumatori. I prodotti dell’azienda viaggiano su veicoli attrezzati per il mantenimento rigoroso della catena del freddo e arrivano a destinazione “a stretto giro di posta” in tutta Italia. In tempi in cui l’inquinamento ambientale e la dubbia qualità dei prodotti alimentari sembrano dilagare, l’azienda di Moretti costituisce un non comune esempio di rispetto degli uomini e della natura.

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