Castello Bufalini, la fortezza che divenne residenza...con un sontuoso giardino

Mercoledì, 01 Ottobre 2014,
Pienamente inserito nell’abitato di S. Giustino, in pieno centro storico, sorge Castello Bufalini, nato per la difesa del territorio dello Stato della Chiesa, e poi trasformato nel Cinquecento in residenza signorile. Il castello è un complesso rinascimentale, villa e fortezza insieme, costituito da un ampio spazio murato di forma pentagonale che racchiude sia la residenza che il giardino. L’accesso principale avviene attraverso il portale lungo uno stretto corridoio scoperto e, superato il fossato, si arriva alla struttura fortilizia con corte interna. Il complesso è stato acquistato dallo Stato nel 1989 e dal 2008 è affidato alla Soprintendenza per i Beni Storici, Artistici ed Etnoantropologici dell’Umbria. Oltre al castello è molto interessante l’impianto del sontuoso giardino, sorto sugli spalti tra il profondo fossato in cui è inserito l’edificio ed il muro di cinta che lo separa dall’esterno. Sono numerosi gli elementi costitutivi del parco; oltre al muro di cinta, il fossato a stella ed  il corridoio d’ingresso già citati, esistono settori distinti, fortemente caratterizzati dalla particolarità del disegno e dalle varietà botaniche.  Il giardino prevalentemente all’italiana è pieno di  composizioni e decorazioni atti ad una particolare scenograficità. A destra dell’ingresso si sviluppa il giardino triangolare chiuso da muri, originariamente spartito in quattro da una croce bordata da siepi di bosso e con fontana centrale; più avanti il suggestivo labirinto di forma trapezoidale definito da alte siepi di bosso; a seguire il giardino dei dodici spartimenti con alberi da frutto nani circondati da spalliere di rose di settantasette specie diverse e con quattro vasche all’incrocio dei camminamenti. L’area sul lato nord occidentale è stata trasformata da piantagioni di tigli che nascondono le fontane e alcuni lecci dei viali della Ragnaia (sistema di uccellagione con le reti). L’area ad occidente è caratterizzata dal voltabotte di alloro e viburno che corre tra la cinta muraria ed il giardino definito da cinque riquadrature. Infine, a sinistra dell’ingresso si sviluppa il “giardino dei fiori” o “degli agrumi”, quadrato, centrato su una fontana polilobata e quattro aiuole regolari al centro delle quali campeggiano quattro magnolie e che conserva elementi decorativi di pregio come il ninfeo con nicchione mosaicato.I settori in cui si articola il giardino sono collegati tra loro da camminamenti e spazi in cui numerosi sono gli arbusti ornamentali. Significativi per l’assetto attuale del giardino sono state le trasformazioni del periodo rinascimentale e della prima metà del Settecento; mentre il restauro svolto dalla Soprintendenza ha avuto il merito di recuperarne il disegno antico, rintroducendo anche essenze che nel tempo erano andate perdute o sostituite in maniera non consona. Alcune di queste essenze e specie arboree sono una peculiarità del giardino di Castello Bufalini.