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Il nuovo codice deontologico degli avvocati

Mercoledì, 09 Aprile 2014,
 
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Il codice deontologico degli avvocati, aggiornato secondo le previsioni del nuovo ordinamento forense (legge 247/2012), è stato approvato dal Consiglio nazionale forense il 31 gennaio 2014 ed entrerà in vigore dopo 60 giorni dalla sua pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale. Il nuovo testo, che si compone di 73 articoli divisi in 7 titoli, recepisce le più recenti previsioni disciplinari sparse in diversi testi legislativi, con l’obiettivo di esaltare la funzione sociale dell’avvocato, garantendo l’affidamento della collettività al corretto esercizio della professione. Tra i principi generali, raccolti nel titolo I, si richiamano il dovere di aggiornamento e di formazione continua, ai quali si affiancano quelli di competenza, di indipendenza, di leale concorrenza, di diligenza e di adempimento fiscale, previdenziale, assicurativo e contributivo. Le norme dedicate ai rapporti con il cliente, promosse dal titolo III dell’attuale codice al titolo II, si incentrano soprattutto sulla nascita del rapporto professionale, con la previsione di specifici obblighi di informazione che riguardano l’importanza della controversia, la prevedibile durata del processo, gli oneri ipotizzabili, la possibilità di avvalersi della mediazione. L’accento viene posto sulla trasparenza, correttezza, verità e riservatezza che deve improntare l’obbligo informativo dell’avvocato. Viene ribadito il divieto di accaparramento della clientela e si introducono novità anche in materia di pubblicità forense, con la specifica indicazione dei mezzi di informazione vietati e consentiti a scopo promozionale. Ai rapporti con i colleghi è dedicato il titolo III, che, tra l’altro, impone all’avvocato di favorire la crescita professionale di praticanti e collaboratori. Si introducono nuovi titoli dedicati ai doveri dell’avvocato nel processo ed ai rapporti con le istituzioni forensi. Tra le principali novità si segnala anche la tendenziale tipizzazione degli illeciti disciplinari, con l’espressa indicazione delle sanzioni.
Letto 1254 volte Ultima modifica il Venerdì, 07 Dicembre 2018 01:39
Elisabetta Bardelli

Elisabetta Bardelli

Collaboratore 
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