04.05.20 , Eventi , Lucrezia Lucchetti
Il potere del web è anche questo: prendere virtualmente un aereo, salire su un treno o su una delle due linee della metropolitana Northern e Bakerloo, scendere a Charing Cross Station, valicare l’ingresso principale della National Gallery, e visitare alle Gallerie del piano principale la mostra Titian: love, desire and death curata da Matthias Wivel fino al 14 giugno 2020. Quando diciamo che tutto questo è a portata di clic, non scherziamo. L’url da digitare è questo: https://www.nationalgallery.org.uk/exhibitions/titian-love-desire-death. Ci apre magicamente una finestra sulla sensuale interpretazione dell’amore nei miti classici da parte di un genio della pittura: Tiziano. Una presentazione iniziale nel sito della National racconta della commissione nel 1551 di Filippo II di Spagna, per le sei grandi tele sui temi tratti dalle “Metamorfosi” di Ovidio e di come la mostra le raccolga tutte: La Danae (1551-53) della Wellington Collection, Apsley House di Londra, Venere e Adone (1554) del Prado di Madrid e il Ratto d’Europa (1559-62) dell’Isabella Stewart Gardner Museum di Boston, per poi aggiungere Diana e Atteone e Diana e Callisto (1556-59) che fanno parte della National insieme alla Morte di Atteone (1559-1575 originariamente parte della serie, ma eseguita molto più tardi), e infine Perseo e Andromeda (1554-56) della Wallace Collection di Londra. Insomma tutto il ciclo ovidiano viene reinventato dalla cifra stilistica vigorosa e sensuale di Tiziano. I dipinti toccano le nostre emozioni attraverso un ritmo incalzante di colori, di espressività e iconologie. Le tele svelano passione e desiderio, ma anche disperazione e morte. Tiziano coglie l’attimo cruciale del mito, quando il destino delle vittime è segnato. Come quando Diana viene sorpresa da Atteone con le sue ancelle mentre spia Callisto, e senza mostrare pietà in pochi attimi trasforma Atteone in un cervo che i suoi stessi cani sbranano. O nel Ratto d’Europa di Boston, in cui con grande drammaticità viene rappresentato il momento in cui Giove si trasforma in Toro e carica sulla groppa la principessa Europa portandola via per sempre.
Il sito della Galleria prevede in basso tre sezioni che ricostruiscono la storia della commissione. Una prima parte ci racconta del perché Tiziano fosse così fortemente voluto, definito alla metà del Cinquecento “Il più ricercato d’Europa”; fu un innovatore di talento su tutta la linea: dalla ritrattistica, al paesaggio, ai soggetti classici e alle immagini religiose. Per non parlare del fatto che la sua pittura incarni per l’uso vibrante del colore la Serenissima e la sua storia, una città ricca e cosmopolita, satura di sapori, odori, e minerali per i colori più luminosi. Infine questa innata capacità di Tiziano di trasmettere le emozioni, la profondità psicologica dei personaggi tra disperazione e ardore, erotismo e paura per una fatalità inevitabile. Il prestito della Wallace Collection con il Perseo e Andromeda, completa la collezione e mostra ai visitatori il ciclo completo, con tutte le tele insieme, cosa che neanche Tiziano aveva potuto fare. I dipinti su tela venivano arrotolati e poi inviati appena pronti a Filippo II. Un’altra sezione descrive l’opera Danae e racconta la capacità di Tiziano di trasformare le tele in “poesie visive” (lo stesso artista usava il termine “Poesie” per i suoi lavori), trasformandosi contemporaneamente in pittore e narratore di storie. Una terza sezione è dedicata ad un tour virtuale delle collezioni tra Boston, Madrid e Londra, in cui esperti e curatori raccontano ogni lavoro, descrivendolo, parlando di chi lo ha posseduto e di come viene curato adesso. I video si possono trovare sul sito della National, con un collegamento alla piattaforma Youtube e alla pagina Facebook di corrispondenza del museo, per scoprire i capolavori prima che si unissero in questa mostra.
Si comprendono benissimo il successo e la stima delle corti europee per Tiziano. L’artista fu in grado di rendere “veri” gli alberi, i cieli, le vesti strappate, i dolori e gli amori, e soprattutto fu insieme a Raffaello, Correggio e Michelangelo, uno dei grandi maestri del Cinquecento, un punto di riferimento per gli artisti successivi. Fatevi un giro alla National con lo smartphone o con il PC, incontrate Tiziano e le sue poesie. In questo tempo in cui siamo lontani dagli amori, dalle passioni, dalle scosse del cuore, provate a immaginarli attraverso le sue pennellate. Vi potrà fare solo che bene.
RIFLESSO
Registrazione Tribunale di Perugia n.35 del 09/12/2011
ISSN 2611-044X