La Cina è protagonista alla Biennale di Todi

03.02.24 , Eventi , Elisa Giglio

 

La Cina è protagonista alla Biennale di Todi

Rullo di tamburi: il 9 e il 10 febbraio arriva la seconda edizione della Biennale di Todi nata per portare l'arte negli spazi aperti della città, con un'azione che arricchisca i luoghi di significati inattesi.
L’installazione selezionata, tra i vari progetti presentati, rimarrà esposta sul prato del Tempio di Santa Maria della Consolazione fino al 3 marzo, con un programma collaterale di mostre ed iniziative culturali.

L’artista vincitrice della Biennale di Todi 2024 è Jiaming Du è nata a Guangdong, in Cina, nel 1995 ma vive e lavora a Milano. Dopo aver ottenuto una borsa di studio completa si è laureata presso l’Accademia di Belle Arti di Brera, precedentemente si è formata presso la China Central Academy of Fine Arts. Ha partecipato a diverse esposizioni collettive in Cina e in Italia, tra cui la mostra di giovani artisti ‘The Owner’ a Beijing 798 Art Park nel 2017 ed ha esposto l’opera d’arte pubblica ‘Be Better’ in piazza dei Mercanti a Milano nel marzo del 2023.
Nel progetto ‘Festività’ l’artista utilizza dei rami per riprodurre i fuochi d’artificio, che nel corso degli anni sono diventati il simbolo della Festa di Santa Maria della Consolazione, che ricorre l’8 settembre, giorno della natività della Beata Vergine Maria, centrando così uno dei momenti più sentiti e coinvolgenti legati all’imponente Tempio Rinascimentale. L’utilizzo di colori acrilici illuminanti creeranno un effetto sfumato multicolore, rimanendo luminoso di notte.

L’artista scrive nel progetto: “Gli uomini celebrano le festività con i fuochi d’artificio, sfruttando il cielo per mostrare lo splendore delle esplosioni. Tuttavia, questa bellezza è effimera. Io desidero preservare la bellezza dei fuochi d’artificio e portarla a terra, riducendo la distanza tra loro e le persone. Vorrei creare un’installazione fisica a forma di fuochi d’artificio a terra. Impiego materiali naturali come i rami per rappresentare artificialmente i fuochi d’artificio, cercando di connettere l’uomo con la natura”.

Nella Sala delle Pietre verranno esposti più di venti capolavori dell’arte contemporanea cinese, esposizione curata da AAIE center for Contemporary art di Wang Yongxu, noto gallerista cinese con sede a Roma che ospita nella sua galleria sia artisti cinesi che italiani.

Sono cinque gli artisti selezionati, Yan Xu nato a Shandong nel 1996 pittore figurativo capace di farci sognare con i suoi paesaggi onirici; Wang Chengdong nato a Nanchino nel 1964 dopo numerose esposizioni in tutto il mondo approda alla 57° Biennale di Venezia con i suoi paesaggi innevati rappresentati con minuzia calligrafica; Gao Xintong laureato all’Accademia di Belle Arti di Carrara espone in numerose mostre in Italia e nel 2018 collabora con Maurizio Cattelan, grandi oli su tela di forte impatto emozionale; Zhang Zhan nato nel 1964 e laureato all’Accademia di Belle Arti di Hubei, oggi è Presidente dello Studio di artisti Sino-Italiani, nelle sue opere intrecci di colori distribuiti sulla superficie con autentica gestualità poetica; Li Xu nato nel 1970 vive e lavora tra Pechino e New York, con i suoi ritratti enigmatici carichi di pathos la percezione spaziale nella pittura di ritratti della dinastia Han è entrata a far parte della collezione della Biblioteca Nazionale della Cina.

Nella Sala Vetrata dei portici comunali saranno esposti i progetti dei partecipanti alla seconda edizione della Biennale di Todi, sarà interessante vedere come gli artisti, con il loro sentimento orientale, si sono rapportati ad un capolavoro come il Tempio di Santa Maria della Consolazione.

Inoltre verranno esposte quattro opere della collezione dell’Ambasciatore Paolo Sabbatini. Dopo una lunga carriera diplomatica, che lo ha visto spesso presente in Cina, parte della sua raccolta viene ora presentata scegliendo alcune opere significative: due fotografie dell’artista Xing Lei su metallo, una particolare Monna Lisa di Xu Deqi ed infine un’opera del rivoluzionario Zhang Daqian, che partendo da riproduzioni della pittura classica cinese ha conquistato il mondo con i suoi interventi astratti, fortemente gestuali.

Presso la Tower Gallery sarà allestita la personale di Du Jiaming vincitrice della seconda edizione della Biennale di Todi. Per Jiaming sicuramente l’arte è nutrimento. Lo è concretamente per i materiali utilizzati: elementi naturali e commestibili, combinati nell’immagine realistica del Duomo di Milano, architettura diventata panorama quotidiano, o trasformati in eleganti accessori decorativi. Lo è simbolicamente per il messaggio contenuto che svela subito una profonda attenzione per l’ambiente e la salvaguardia dell’ecosistema. Nell’installazione pensata per il Tempio di Santa Maria della Consolazione, una nuova architettura con la quale confrontarsi, sceglie i rami. Per le opere di minori dimensioni, il riso e le lische di pesce, alimenti legati profondamente alla sua cultura aprendo un dialogo con la tradizione dell’Occidente. Ora a confronto con l’imponenza di una tradizione monumentale, ora con la leggerezza di orpelli che dietro la loro funzione ornamentale nascondono una profonda meditazione sull’Esistenza.

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