Il programma di Parma Capitale Italiana della Cultura 2021
La città di Parma, nominata Capitale Italiana della Cultura 2021, festeggia l’avvio del suo ricco palinsesto di eventi. A seguito del lungo periodo di chiusure imposte dall'emergenza Covid, finalmente sono previste numerose iniziative, aperture e interessanti attività, in città e nel territorio limitrofo..
Biblioteche, cinema, musei, teatri e ogni altro centro della cultura torna a nutrire il pensiero e l’immaginazione di cittadini, appassionati e turisti. Parma si anima con spettacoli, rassegne, mostre, esposizioni e concerti.
Venerdì 21 maggio alle ore 16 è prevista la cerimonia ufficiale per la presentazione del programma, trasmessa anche in live-streaming sui social di Parma Capitale. Sarà svolta fisicamente presso il complesso monastico di San Paolo, alla presenza di Elly Schlein, Vicepresidente della Regione Emilia-Romagna; Massimo Osanna, Direttore Generale Musei del Ministero della Cultura; Federico Pizzarotti, Sindaco di Parma; Diego Rossi, Presidente della Provincia di Parma; Simone Verde, Direttore del Complesso monumentale della Pilotta; Annalisa Sassi, Presidente di Unione Parmense degli Industriali; Alessandro Chiesi, Presidente di “Parma, io ci sto!”. A seguire, una lectio brevis dello storico dell’arte Arturo Carlo Quintavalle.
Sono due gli appuntamenti-simbolo del nuovo inizio di Parma Capitale.
Innanzitutto, torna a essere visitabile, per cittadini e turisti, la splendida Camera di San Paolo, nota anche come Camera della Badessa, affrescata dal Correggio, la cui gestione è ora affidata al Comune di Parma. È uno dei gioielli meno noti del Cinquecento italiano: la sua nuova apertura, nell’anno in cui Parma è Capitale della Cultura, acquista un valore speciale e diviene emblema di un nuovo rinascimento, che non può prescindere dalla cultura.
Altro momento atteso nel calendario della Capitale ed esempio virtuoso della sinergia della città con il suo territorio, è la mostra del Labirinto della Masone dal 22 maggio al 26 settembre, intitolata "Umberto Eco, Franco Maria Ricci. Labirinti. Storia di un segno" e fruibile attraverso un percorso multimediale aperto al pubblico.
