Barcellona: tradizione e innovazione

20.03.24 , Architettura , Alessio Proietti

 

Barcellona: tradizione e innovazione

Nel primo giorno di primavera viene pubblicato "Barcellona: tradizione e innovazione", che fa parte della serie di reportage internazionali di Riflesso. Si ringrazia per la collaborazione Tourisme de Barcelona official.

 

“…Barcelona Viva. I had this perfect dream. Un sueno me envolvio…”. Con queste parole ha inizio “Barcelona” di Freddie Mercury e Montserrat Caballé.
Ne è passato di tempo dalla pubblicazione di quel singolo, classe 1987, divenuto l’inno ufficiale dei Giochi della XXV Olimpiade, tenutisi nel capoluogo della Catalogna nel 1992.
In questi anni la città ha saputo raccontarsi, conservarsi e rinnovarsi, come ha sempre fatto, in un mix di tradizione e innovazione, contraddistinto da identità multiculturale e capacità di evolversi.
Barcellona si è sviluppata come una grande metropoli del Mediterraneo sin dalla sua fondazione duemila anni fa. Ubicata in una posizione privilegiata tra il mare e la montagna, gode di un clima temperato che invita a vivere la città in ogni momento dell'anno. Passeggiando per la Ciutat Vella, primo distretto cittadino costituito dai quartieri El Raval, Barri Gòtic, Sant Pere - Santa Caterina - la Ribera, e la Barceloneta, ci si immerge in un’atmosfera mediterranea e in un viaggio nella storia tra resti delle antiche mura romane, chiese e palazzi gotici. Ci si tuffa nel dinamismo multiculturale e turistico che esprime "Las Ramblas", celebre viale che collega Piazza Catalunya al Porto Antico.
Il secondo distretto urbano, l'Eixample, progettato dall’urbanista Ildefons Cerdà nel 1860, ospita una delle maggiori concentrazioni di architettura modernista in Europa. Qui, lungo il Passeig de Gràcia, troviamo opere iconiche come Casa Batlló, Casa Milà (La Pedrera), Casa Amatller, Casa Lleó Morera, testimonianze dell'estro di architetti come Gaudí, Puig i Cadafalch e Domènech i Montaner. Forme esuberanti e colori vivaci sono elementi ricorrenti nella città, a testimoniare il modernismo catalano che caratterizza opere come la Sagrada Família, il Park Güell e il Palau de la Música Catalana.
Barcellona, che vanta nove edifici dichiarati Patrimonio Mondiale dall'UNESCO, non vive solo del suo passato. Lo testimoniano anche le opere realizzate in occasione dei Giochi Olimpici del 1992, tra queste l’Anella Olimpica: parco situato sul colle Montjuïc, che tra gli impianti principali ospita l’Estadi Olímpic Lluís Companys (ristrutturato in occasione delle Olimpiadi, su progetto di Vittorio Gregotti, Federico Correa, Alfonso Milà, Joan Margarit, Carles Buxadé), il Palau Sant Jordi (progettato da Arata Isozaki e Mamoru Kawaguchi) e la Torre de telecomunicaciones (disegnata da Santiago Calatrava).
Oltre che nel Montjuic, un importante lascito delle Olimpiadi è presente nell’area Poblenou, un tempo costituita da fabbriche abbandonate e oggi completamente rigenerata. Il progetto, guidato dagli architetti Josep Martorell, Oriol Bohigas, David Mackay e Albert Puigdomènech, ha seguito lo schema a griglia dell'Eixample, creando un quartiere residenziale che ha ospitato gli atleti durante i Giochi, denominato "Vila Olímpica". Questa trasformazione ha portato alla realizzazione di spazi pubblici con giardini e ampi viali che si affacciavano sul mare. Spiagge come Bogatell, Nova Icària e Mar Bella sono state recuperate, diventando parte integrante della zona, insieme al Porto Olimpico che oggi è un centro turistico e ricreativo della città.
Numerose le opere realizzate in quest’area, come le due torri che cambiarono lo skyline di Barcellona: l'Hotel Arts (progettato dallo studio Skidmore, Owings and Merrill con Bruce Graham) e la Torre Mapfre (su progetto di Iñigo Ortiz e Enrique de León), di fronte alle quali si inserisce la scultura "Peix" di Frank Gehry. È stato poi costruito il centro commerciale Maremàgnum e riqualificato il lungomare della Barceloneta. Nel punto che separa il quartiere della Barceloneta dal Porto Vecchio, è collocata dal 1992 la scultura intitolata “El Cap de Barcelona”, disegnata all’artista pop Roy Lichtenstein, che raffigura la città col volto di una donna, utilizzando la tecnica del mosaico in omaggio a Gaudì.
Dopo la fertile stagione di trasformazione legata al grande evento sportivo, la città ha continuato a parlare il linguaggio della contemporaneità nei progetti di realizzazione di nuove architetture e di trasformazione dello spazio urbano. Alcuni esempi emblematici includono il Parco Diagonal Mar, situato nella zona orientale di Barcellona, che rappresenta una trasformazione di un'area industriale in uno spazio verde pubblico con laghi, percorsi pedonali e giochi d'acqua, progettato da Enric Miralles e Benedetta Tagliabue. Tra le opere iconiche degli stessi architetti troviamo il Mercato de Santa Caterina: nel quartiere del Born, rinnovato nel 2005 con un design contemporaneo, caratterizzato dalle forme sinuose della copertura multicolore. Altro intervento nel cuore della città riguarda la sistemazione di Plaça de la Gardunya, oggetto di un concorso vinto nel 2007 dallo studio Carme Pinós, che tra i lavori ha riguardato la nuova facciata per lo storico mercato della Boqueria e la realizzazione della sede della Scuela de Arte y Diseño La Massana. Risale allo stesso periodo il progetto di ristrutturazione del mercato della Barceloneta, curato dallo studio di Josep Miàs, che ha introdotto nuovi elementi formali e tecnologici in un importante luogo di coesione sociale del quartiere.
Tra gli interventi contemporanei rilevanti va certamente citato anche il Parc del Fòrum, progettato da Elías Torres e José Antonio Martínez Lapeñas per ospitare l'evento Fòrum Universal de les Cultures del 2004. In quest’area si inserisce il Forum building progettato da Herzog & de Meuron, che oggi ospita il Museo di scienze naturali. Nei pressi è situato il Centre de Convencions Internacional de Barcelona, progettato da Josep Lluís Mateo.
La Torre Glòries (Torre Agbar) di acciaio e vetro disegnata da Jean Nouvel, completata nel 2005, è l’edificio più alto della città, divenendo un simbolo del panorama urbano, come anche l’Hotel Vela “W” dell’architetto Ricardo Bofill, realizzato nel 2009. Nello stesso anno, nel quartiere 22@, è stato inserito l’edificio ultratecnologico Media-TIC, progettato da Enric Ruiz-Geli, che nasce come punto di riferimento tra istituzioni e aziende del settore della comunicazione tecnologica e media.
La breve rassegna di interventi architettonici contemporanei, sopra citati, non deve essere ritenuta esaustiva, ma vuole solo testimoniare un continuo processo di rinnovamento della città, che riesce comunque a dialogare con l’eredità storica catalana. Una narrazione che la città offre attraverso il paesaggio urbano e grazie a musei e molteplici attrazioni che permettono ai visitatori di immergersi nella ricchezza culturale del luogo.
Il Museu Nacional d'Art de Catalunya, nel Palazzo Reale di Montjuïc, ospita una vasta collezione che spazia dal romanico al modernismo.
Il Castell de Montjuïc, antica fortezza sulla collina di Montjuïc, non solo regala una vista mozzafiato sulla città, ma racconta storie di battaglie e rivoluzioni.
Nel Parc de Montjuïc ha sede anche la Fundació Joan Miró, con una vasta collezione di opere dell'artista catalano.
Il Museo Picasso, nel quartiere del Born, offre uno sguardo dettagliato su vita e opere del celebre pittore spagnolo. Nella stessa via sono inoltre presenti il Museo Etnologico e delle Culture, nonché il Modern Contemporary Museum (Moco).
Il Centre de Cultura Contemporània de Barcelona (CCCB) e il Museu d'Art Contemporani de Barcelona (MACBA) sono fulcri di creatività, con ricchi programmi di mostre ed eventi.
Tra le attrattive per i visitatori anche il Museu de l'Eròtica, dedicato alla storia dell'erotismo, e il Museu del Futbol Club Barcelona, dove gli amanti dello sport possono immergersi nella storia e nei successi della squadra di calcio e vedere il progetto del nuovo stadio.
Barcellona riesce quindi a confermarsi una città vitale e da vivere. Evviva Barcellona, verrebbe da esultare, ricordando quel canto di Freddie Mercury e Montserrat Caballé.

Ogni informazione ufficiale di dettaglio sull’elenco completo delle attrattività potrà essere richiesta direttamente all’Ufficio Turisme de Barcelona e consultando il sito www.visitbarcelona.com.

Le immagini seguenti potranno essere riutilizzate, citando la fonte e l'autore del servizio, previa comunicazione mail alla Redazione Riflesso.

Sagrada Familia - Vetrate interne
Sagrada Familia - Vetrate interne
Casa Milà (La Pedrera) - Antoni Gaudí
Casa Milà (La Pedrera) - Antoni Gaudí
Park Guell - Antoni Gaudì
Park Güell - Antoni Gaudì
Vista Barceloneta - Villaggio Olimpico
Vista Barceloneta - Villaggio Olimpico
Castello di Montjuic
Castello di Montjuic
Mercado de Santa Caterina - Miralles Tagliabue EMBT
Mercato di Santa Caterina - Miralles Tagliabue EMBT

Plaça de la Gardunya - Estudio Carme Pinós
Plaça de la Gardunya - Estudio Carme Pinós
Mercato della Barceloneta - MIAS Architects
Mercato della Barceloneta - MIAS Architects
W Barcelona (Holel Vela) - Ricardo Bofill
W Barcelona (Holel Vela) - Ricardo Bofill
Camp Nou - FC Barcelona
Camp Nou - FC Barcelona
Museo Picasso
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