Videocittà 2025: un’esplosione di luce e futuro al Gazometro di Roma

04.07.25 , Eventi , La Redazione

 

Videocittà 2025: un’esplosione di luce e futuro al Gazometro di Roma

Il Festival della Visione accende Roma con “Solar” di Quayola, esperienze immersive, videoarte e un fashion show tra moda e tecnologia

 

Il Gazometro di Roma si è acceso ieri sera di nuova luce per l’inaugurazione dell’ottava edizione di Videocittà, il Festival della Visione e della Cultura Digitale, che fino a domenica 6 luglio trasformerà la più vasta area di archeologia industriale d’Europa in un laboratorio aperto di sperimentazione artistica, immersiva e tecnologica.

Al centro dell’edizione 2025 – che ha scelto il Sole come tema guida, in omaggio agli 800 anni del Cantico delle Creature – troneggia “Solar”, l’installazione site-specific firmata dall’artista romano di fama internazionale Quayola. Un'opera monumentale che avvolge l’imponente Gazometro G4, celebrando la luce come principio vitale, energia e narrazione cosmica. Ispirata ai raggi crepuscolari, Solar è un ciclo infinito di albe e tramonti digitali, una scultura di luce viva che trasforma l’architettura in un organismo pulsante.
Prodotta da Eni e curata da Videocittà in collaborazione con The Bentway Toronto, l’installazione diventa il simbolo della riflessione contemporanea sul paesaggio urbano e sulla potenza trasformativa dell’arte digitale. Per quattro notti, lo scheletro metallico del Gazometro si fa lente, schermo, totem: un ponte tra archeologia industriale e immaginario del futuro.
Ma Videocittà 2025 è anche molto altro. Tra esperienze in VR, videoarte, talk e performance audiovisive, il festival si conferma come piattaforma d’avanguardia capace di intercettare i codici più innovativi del linguaggio digitale. Sul fronte musicale, in programma performance immersive di artisti come Max Cooper, Caribou, Ela Minus, Victoria De Angelis, Dardust, con show che fondono audio, visual e installazioni site-specific.

 

Humanae: moda, luce e interazione nel futuro del fashion

Un altro momento da non perdere del festival è Humanae, lo spettacolo che vede la partecipazione dello IED Roma che ha portato in passerella le collezioni dei diplomandi della Scuola di Moda, in dialogo diretto con la nuova installazione immersiva firmata da MACHINEZERO. Il duo creativo, già vincitore del Premio NEXT 2024, torna a Videocittà con un’opera che fonde suono, luce e interazione, trasformando lo spazio in un’esperienza ipnotica che esalta il legame tra moda, tecnologia e creatività.
Realizzata in collaborazione con l’Hub Culturale di Valmontone, con il supporto di DiSCo Lazio e la curatela di Videocittà, l’installazione di MACHINEZERO incarna perfettamente lo spirito del festival: accessibilità e avanguardia, innovazione emotiva e contaminazione tra linguaggi.

 

Un viaggio immersivo nei nuovi alfabeti digitali

La programmazione curata da Francesco Dobrovich include grandi nomi della videoarte come LuYang, Lawrence Lek, Federica Di Pietrantonio, e progetti di realtà virtuale d’avanguardia come Ayahuasca – Kosmic Journey di Jan Kounen e #Alphaloop_VR di Adelin Schweitzer.
Non mancano i talk e gli incontri sui temi più attuali dell’intelligenza artificiale e della cultura visuale, con ospiti come Gary Hustwit, Simone Arcagni, Pif, Paolo Crepet, Caterina Guzzanti, Luca Ravenna, Francesco De Carlo e Fabio Celenza. A chiudere il festival, domenica 6 luglio, uno spettacolo AV di Dardust con visual firmati da Franz Rosati, tra pianoforte, architettura digitale e arte generativa.
Videocittà 2025 si conferma così uno dei più importanti eventi europei dedicati alla cultura visiva contemporanea, un festival che riscrive le coordinate del linguaggio artistico in chiave immersiva, tecnologica e accessibile, accendendo Roma – letteralmente – di una nuova visione.

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