Un approdo divenuto necessità

Milioni di giovani vegetano in un’onirica dimensione elettronica sempre più ossessiva.

03.01.18 , Moda , Collaboratore Riflesso

 

Un approdo divenuto necessità

Cercano in rete la via di fuga da una società che non dà loro alcuna gratificazione. Ecco che qui entra in gioco l’e-commerce: fili che si legano tra loro connettendo ambiti reali e virtuali e che consentono al made in Italy di approdare in ogni angolo del mondo. Un'occasione per le attività storiche di calarsi nel mondo di oggi e di adattarsi ai continui cambiamenti. L’e-commerce di un brand di moda diventa il volto stesso della maison, ne rappresenta le persone, i loro obiettivi e la voce della loro comunicazione. Il brand non solo offre la possibilità di acquistare comodamente da casa, ma accompagna l’utente, lo consiglia e lo guida nella sua ricerca, creando spesso nuovi bisogni.

Quella che si vive entrando in un e-commerce è una vera e propria esperienza digitale, paragonabile all’esperienza in-store. A cambiare infatti non è la motivazione o l’impulso d'acquisto, ma bensì la modalità. Gli schermi dei nostri smartphone diventano vere e proprie vetrine, capaci di descrivere, ispirare e portare infine all’acquisto. Cosa si intende con il termine “Mobile Commerce”? Si inizia a parlare di Mobile Commerce per indicare gli acquisti effettuati con il telefono. Un futuro mobile, con siti web responsive, cioè in grado di adattarsi alle dimensioni del dispositivo sia esso tablet, notebook o smartphone. “Gli italiani – afferma il rapporto Assintel – utilizzano il proprio device non solo in fase pre-acquisto, per la raccolta di informazioni o la comparazione dei prezzi, ma anche per terminare l’operazione, aumentando quindi anche il tasso di conversione complessivo". Il valore dell’e-commerce ammonta a quasi 20 miliardi di euro in Italia, con una crescita annua pari al 20 per cento. Numeri che testimoniano il cambiamento in atto tra le abitudini d’acquisto degli italiani. Ma chi c’è dietro la testiera? Nella maggior parte dei casi l’utente è donna, ha meno di 24 anni e vive in piccole città. Il business in continua crescita e il cambiamento delle abitudini d’acquisto sta convincendo piccole e medie imprese a investire nella digitalizzazione e nell’innovazione. Assintel Report ha registrato un incremento da parte delle aziende pari al +3,9 per cento 7,2 miliardi di euro in più rispetto al 2016. Rispettare le promesse, garantire un livello di gestione pari o superiore alle aspettative e l’attenzione verso il cliente; questi gli ambiti su cui si concentrano gran parte degli sforzi degli imprenditori.

Ma cosa si nasconde dietro le quinte di questo fenomeno? Quando entriamo dentro la pagina e-commerce di un brand, l’attenzione cade spesso su particolari estetici, sulla funzionalità, sulla facilità di navigazione, sui tag o sulla struttura delle pagine. Difficilmente ci fermiamo a pensare al “dietro le quinte” della piattaforma, anche se spesso è proprio ciò che non si vede a fare la differenza. Le figure professionali che lavorano in un e-commerce sono molteplici e suddivisibili in due categorie, una puramente manageriale e una più operativa e specializzata. A rendere un e-commerce vincente è il suo lato umano, il lavoro di un team di specialisti che lavorano in sinergia per soddisfare i bisogni del cliente immaginando e progettando il futuro.

Sofia Delli Navelli

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