Arriva “Dream Prints” di Emanuele Antonelli, in arte anche Ema, dal 26 ottobre al 10 dicembre nella Galleria Umberto Mastroianni dei Musei di San Salvatore in Lauro a Roma a cura di Alice Lawil Lam e Marco Di Capua.
Emanuele Antonelli nasce a Roma nel 1990. Sente un’attrazione particolare verso il disegno fin da bambino, quando inizia a disegnare i suoi primi doodles (ghirigori o scarabocchi). Negli anni l’interesse di Ema per l’arte si focalizza sulla pittura, passando per il disegno tecnico con chine e penne ad acqua. La sua volontà di rappresentare il non visto e gli stati d’animo sfocia nella pittura astratta quando realizza la sua prima serie di opere dal titolo Time Tickle. Qui l’artista rappresenta su tela frammenti di pixel che rimandano ad ambienti e luoghi reali del suo passato, ma scomposti e riassemblati. L’analisi sul ricordo, la sua percezione e la sua rappresentazione prosegue con la seconda serie di tele dal titolo Time Frame.
In mostra una selezione di 25 opere, la maggior parte in acrilico e foglia oro, foglia d’argento o piombo, su tela. Tra i dipinti più belli ci sono “Annunaki on the rocks 2” (in acrilico, foglia oro e argento su tela, 200 x 300 cm, 2022), “Tales of china” (in acrilico su tela, 200 x 150 cm, 2023), “Primordiale” (in acrilico, piombo e foglia oro su tela, 150 x120 cm, 2023), e "Watching you" (in acrilico, piombo, e foglia argento su tela, 100 x 100 cm, 2022).
Alla mostra Spoleto Arte 2023 Ema vince il Premio Belle Arti che lo fregia anche del titolo di Maestro, conferiti da una giuria composta, tra gli altri, da Giordano Bruno Guerri, Francesco Alberoni, Salvo Nugnes, Rossana Potenza, Vittorio Sgarbi, Antonino Zichichi.
Un altro spunto di riflessione per Ema è l’estetismo e la sua trasposizione in moda. Proprio la rappresentazione di donne e uomini con vestiti appariscenti composti da ghirigori è alla base della sua terza ed ultima serie Doodle People. Tutte le persone così raffigurate sono sorridenti e con gli occhi chiusi, dando allo spettatore un senso di felicità e complicità. Queste rappresentazioni fantastiche simboleggiano un appagamento personale che non deriva dal giudizio degli altri, ma dallo stare bene con sé stessi, nella propria pelle e nel proprio gusto personale. Ciò è espresso dai grandi copricapo e vestiti appariscenti, non comuni che esprimono un senso di unicità. La serie Doodle People rivela un’influenza orientaleggiante, appresa da Emanuele nei suoi frequenti viaggi in Cina e Giappone, luoghi in cui, secondo l’artista, è presente la vera eleganza che non si ferma agli abiti o al modo in cui essi vengono percepiti, ma va ben oltre.