Si parte con la pietra, come simbolo di un nuovo inizio, per costruire mattone dopo mattone, un inedito percorso artistico e culturale tra antico e contemporaneo, caratterizzato da creatività e contaminazione con diverse forme d’arte e discipline. Già la prima iniziativa, che ha dato avvio alla stagione degli eventi culturali all’interno dello Spazio CEC, situato nel cuore del centro storico di Perugia, ha riscosso molto seguito e un indiscusso successo, con un’ampia partecipazione del mondo dell’arte e della cultura. L’idea di organizzare il primo appuntamento dedicandolo alla pietra non è per niente casuale. Dietro questa scelta si celano due motivazioni di carattere storico, culturale e architettonico. La prima riguarda lo spazio stesso, un luogo dalle mura medioevali caratterizzato dalla presenza di archi, due pozzi e persino una grotta scavata sulla roccia raggiungibili da una lunga scala. Insomma un luogo altamente suggestivo con una storia alle spalle di grande fascino. La seconda invece non può che far riferimento alla città di Perugia, che con le sue mura etrusche e medioevali, i sotterranei e la sua splendida rocca, ha fatto della pietra la sua cifra identitaria più marcata.
Per tornare all’evento, che è stato organizzato in modo piuttosto articolato, dopo i saluti dei padroni di casa Carlo Timio, esperto di comunicazione, editore e direttore responsabile del magazine Riflesso e Daniele Buschi, mix designer e consulente per l’innovazione, la prolusione è stata affidata a Sandro Allegrini che ha parlato delle diverse tipologie di pietre presenti nel capoluogo umbro. In un armonioso sottofondo musicale in cui Davide Tassi con la sua voce graffiante e la sua armonica ha deliziato il pubblico con suoni caldi e avvolgenti, sono state recitate poesie di Claudio Spinelli da parte di due storici attori quali Gianfranco Zampetti e Leonardo Corbucci, che hanno interpretato egregiamente lo spirito del poeta perugino.
Per l’occasione, nella cornice di pietra dello Spazio CEC, è stata anche inaugurata la mostra di opere d’arte in argilla e resina denominata le “Esplosioni” di Attilio Quintili, ed è stato svelato il monolite artistico unico “Pietraviva” di Daniele Buschi.
A conclusione degli interventi, prima di festeggiare con un aperitivo immerso in un clima di profondo sentimento artistico, l’assessore alla Cultura del Comune di Perugia Leonardo Varasano ha rappresentato i migliori auspici da parte dell’amministrazione comunale per questo nuovo spazio culturale, di cui si sentiva il bisogno, soprattutto per le sue peculiarità sia come ambiente alquanto particolare che trasuda storia e passione, che per le iniziative poliedriche e originali che si realizzano al suo interno.
Insomma, “La Voce delle Pietre” è stato un evento variegato, in cui si sono alternate diverse forme espressive di arte e cultura e dove la parola contaminazione l’ha fatta da padrona. Del resto, sta proprio nello spirito dello Spazio CEC l’idea di creare collegamenti culturali ibridi, che uniscono persone, creatività e ingegni, al fine di dare forma a un amalgama di sinergie che si incrociano per creare qualcosa di nuovo, innovativo, inedito. Infatti, la particolarità e la polifunzionalità del CEC è che al suo interno, oltre ad essere un contenitore per iniziative culturali, mostre ed esposizioni di opere d’arte, moda e design, e sede della Redazione del magazine Riflesso, con il supporto della Media Eventi si effettuano anche consulenze nei settori della comunicazione, marketing, social media management, editoria sartoriale, progettazione innovativa tra design, interior e urban design.