Quando il mese di luglio comincia a farsi strada sul calendario, nell’immaginario collettivo del capoluogo umbro scatta la voglia di immergersi con anima e corpo nel grande contenitore musicale di Umbria Jazz. Perché si sa, questa manifestazione rappresenta per chi l’ha sempre vissuta in maniera partecipativa, come il periodo più acceso, dinamico ed energico di Perugia. Tanto che c’è chi pagherebbe per avere questa città , durante tutto l’anno, così piena di gente, entusiasmo e gioia. Ma tant’è, i sogni appartengono ad altre realtà (per lo meno finché non diventano veri). Come accade di consueto, durante tutta la manifestazione, che si svolge dall’11 al 20 luglio, il centro storico trasuda una sensazione di armonia e distensione, fin quando le prime note musicali che riecheggiano per la città cominciano ad infondere, per chi le ascolta, una sentimento di gioia. Si respira un’aria di festa prolungata che si dilata per tutta la giornata estendendosi sino a tarda notte. Tutti i giorni è possibile ascoltare in Piazza IV Novembre e ai Giardini Carducci concerti gratuiti di folk-jazz e blues music. Confermata la presenza dei Funk Off per la musica itinerante con la street parade che offre uno spettacolo trascinante per le strade del centro storico. Quest’anno si alternano sui palchi dislocati tra l’Arena di Santa Giuliana, il Teatro Morlacchi, la Sala Podiani della Galleria Nazionale dell’Umbria (uno dei più importanti musei italiani per le collezioni di arte medievale e rinascimentale), i migliori jazzisti di fama mondiale quali Herbie Hancock e Wayne Shorter, dr. John per il funk, le grandi voci di Al Jarreau, Mario Biondi, Natalie Cole e Fiorella Mannoia e i noti pianisti come Michel Camilo e Hiromi. E ancora il jazz italiano con Stefano Bollani, Paolo Fresu, Danilo Rea, e tanti altri giovani che si stanno affacciando sul panorama jazz con molte capacità e aspettative. Lo spazio dedicato ai giovani, dopo il successo conseguito nella scorsa edizione, sarà concentrato a Palazzo della Penna dove, in collaborazione con Young Jazz, verranno organizzati concerti con sperimentazioni musicali e la ricerca di inedite tonalità . Ma in questa edizione di Uj non mancheranno grandi novità . Perché nella gestione sempre innovativa dell’evento, ogni anno ci si aspetta sempre qualcosa di nuovo ed unico. E nella dimensione peculiare di un festival che entra in un altro festival, quasi a formare una scatola cinese, il 12 luglio è stato organizzato all’Arena di Santa Giuliana il Techno-logical Dance Music Festival, una maratona no-stop di dodici ore di musica dance, un live set e dj internazionali che uniranno sequenze elettroniche alle influenze jazz e soul afroamericane, passando per ritmi più tribali. I protagonisti del palco saranno dj Ralf, Zimute, il duo DeWalta+Shannon, Juan Atkins da Octave One e Ellen Allien. Altra novità è il concerto in esclusiva italiana dei Roots, un gruppo icona della musica rap e hip hop. Non poteva mancare, dall’8 al 20 luglio, la ventinovesima edizione dei seminari tenuti dalla Clinics del Berklee College of Music, la scuola leader mondiale nel settore dell’insegnamento musicale, capace di coinvolgere oltre duecentocinquanta studenti l’anno, provenienti da ogni angolo del pianeta. Agli studenti che conseguono i migliori traguardi il Berklee College offre borse di studio e agevolazioni per portare avanti i loro studi nella sede di Boston. La manifestazione quest’anno si conclude con un convegno in cui si analizzerà lo stato dell’arte del jazz in Italia. In conclusione è previsto un tributo alla musica di Armando Trovajoli realizzato dall’orchestra di Dino e Franco Piana con l’accompagnamento di Enrico Rava, Roberto Gatto, Enrico Pieranunzi e Danilo Rea. In attesa di mettere la quarantunesima candelina su Umbria Jazz.