Come esiste la danza in ritmo e il nuoto in musica, ora entra in campo il “Tennis on the beat”. È una metodologia di allenamento rivoluzionario che ha spopolato il gotha del tennis internazionale al recente “Symposium professional coach Association” di Milano. Lo ha analizzato, studiato, inventato e diffuso il maestro perugino Fabio Valentini, basato sul principio di resetting tra ritmo interiore del corpo e colpi di racchetta, corsa, movimenti. Una volta riequilibrato con l’allenamento l’intensità del ritmo (abitualmente tranne un metronomo) si passa all’esercizio successivo. Giocare con la musica, che grazie al suo effetto catartico cambia gli stati emozionali e i livelli di performance fisica. Le note musicali aggiungono alla performance fisica il piacere dell’ascolto che rievocati in partita ritrasmettono al tennista le stesse mozioni vissute in allenamento. Alla fine della dimostrazione a Milano, gli addetti al gioco hanno detto a Valentini: “Tu hai aperto un nuovo mondo e a Milano sarai come Galilei che di fronte agli scettici contestava il sistema geocentrico di Tolomeo”.