02.07.21 , Design , Valeria Torchio
Lo stile kawaii rappresenta una delle ultime tendenze del design. Nato in Giappone, ha investito diversi aspetti della cultura nipponica, riversandosi, poi, in Occidente sotto forma di prodotti grafici e trovate décor sempre più preponderanti nei progetti di interni. La rivoluzione del suddetto stile è partita dal web. La grafica di Zoom, ad esempio, incarna appieno quelli che sono gli aspetti del kawaii: i colori tenui e le forme arrotondate hanno avviato la caccia alla semplicità “carina”, dinamica senza essere troppo sgargiante ma soprattutto semplice senza peccare di eccessivo minimalismo. Letteralmente, “kawaii” significa, per l’appunto, “carino, adorabile, grazioso”. Oltre che nell’interior design, lo stile in questione si può cogliere nei giochi, nell’arte, nella moda, fino al cibo e al mondo dell’intrattenimento, quale atteggiamento o sentimento positivo. Spesso lo si associa a icone come Hello Kitty o Totoro del regista Miyazaki oppure, in generale, a personaggi immaginari di manga. Il comun denominatore dello stile kawaii risiede nel fatto che, in tutte le sue forme più disparate, suscita un sentimento di tenerezza, infantilità e genuinità.
Kawaii, lo stile minimal e cute dal potere curativo
Che cos’è, dunque, lo stile kawaii? Il kawaii è uno stile minimal e cute, che alcuni hanno definito "design per designer", altri, invece, ci vedono un tocco di psicologia, in questa ricerca sfrenata del particolare leggero. Tobias van Schneider, graphic designer emergente tedesco, invece, è andato più a fondo. «La parola kawaii è una parte importante della cultura giapponese. In inglese, si traduce più da vicino con il termine “cute”. Kawaii si usa per tutto, dall'abbigliamento al cibo, dal divertimento alla fisicità; e descrive qualcosa di affascinante, vulnerabile, infantile o amabile. Per come la intendo io, il kawaii è quasi più un sentimento che un aggettivo» dichiara Tobias van Schneider. In Italia, come accennato, viene tradotto col termine “carino”, che però ha un’accezione non particolarmente dolce, andando a indicare quel bello non troppo bello in grado di “calciare via il brutto”. Ma kawaii è più una sensazione di positività silenziosa, che parte dall'emotività e si traduce nell'estetica. È il trend che sta investendo il prodotto di design grafico e non solo, non troppo sofisticato ma pulito, che suscita emozioni positive. «Ci sono innumerevoli studi sperimentali su come l'effetto del kawaii promuova un comportamento calmo. Si teorizza persino il suo potere curativo» sostiene Tobias.
Interni in stile kawaii nel Loong Swim Club di X+Living
La tendenza kawaii si traduce in complementi di design “dolci e inoffensivi”
La tendenza kawaii ha fatto un salto mondiale, volando da Oriente a Occidente e influenzando la realizzazione grafica con cui si progettano i siti o i prodotti digital. Un esempio è dato dalle interfacce delle banche che utilizzano colori pastello, angoli arrotondati e ombreggiature morbide, a goccia, per rendere più divertenti i compiti sgradevoli. E, poi, tutto questo minimalismo essenzialmente carino, è stato tradotto nella realizzazione di prodotti di design “dolci e inoffensivi”. Un minimalismo dalle linee morbide in tinte pastello, fatto di arredi che si allontanano da forme squadrate, rigide e severe e si ammorbidiscono in linee curve e pulite, nei pieni delle imbottiture delle sedute, in profili tondeggianti. Pochi angoli, assenza di spigoli proprio perché kawaii è, per definizione appunto, amabile e indifeso. Una combinazione di geometrie giocose e scultoree ma sempre levigate, pattern sinuosi e addolciti in atmosfere tridimensionali. La morbidezza del design, che lascia spazio a contrasti con materiali più organici, diventa accessibile e aperta, dando vita ad atmosfere calme dove rifugiarsi.
Interni in stile kawaii nella Breadway Bakery di Odessa
La palette attribuita allo stile kawaii è contraddistinta da tonalità tenui e colori pastello
Le tonalità e i colori attribuiti allo stile kawaii non conoscono eccessi. La palette distintiva di quest’estetica è senza dubbio quella delle tonalità tenui, che riflettono l’essenza inoffensiva che sta alla base di questo concetto. I colori pastello possono ricoprire le pareti o punteggiare gli ambienti con arredi e tessili, vestendoli di tinte lievi. Rosa pallido e verde menta, azzurro baby, lilla e giallo limone, colori confetto per spazi che rievocano le vetrine di una pasticceria parigina. Ma, l’aspetto giocoso e infantile dell’estetica kawaii, può emergere anche in tocchi di colore più sgargianti, che non devono però dominare la scena. Entrano in scena, dunque, i contrasti con punte di bianco e nero, ma anche accenti metallici o il lucido di vetro e materiali plastici.
Interni in stile kawaii contraddistinti da tonalità tenui e colori pastello
RIFLESSO
Registrazione Tribunale di Perugia n.35 del 09/12/2011
ISSN 2611-044X