Marco Ripa incontra l’opera dell’architetto marchigiano Innocenzo Prezzavento

27.02.25 , Design , Collaboratore Riflesso

 

Marco Ripa incontra l’opera dell’architetto marchigiano Innocenzo Prezzavento

Nel 1997, Bruno Zevi scriveva in una sua lettera a Innocenzo Prezzavento: «Caro Arch. Prezzavento, ho esaminato con attenzione le sue opere e le esprimo le mie più vive congratulazioni. Quando incontro un architetto autentico, per me è una gioia». Parole di apprezzamento per una figura importante dell’architettura italiana del Novecento, eppure poco ricordata.

Marco Ripa oggi riaccende l’attenzione sull’opera di Innocenzo Prezzavento, architetto come lui marchigiano, autentico e tenace. Ripa sceglie due delle sue architetture più visionarie per ambientare il servizio fotografico, firmato da Matteo Bianchessi, dedicato alle ultime collezioni India, Coimbra e Chiodo.

La “Casa nella collina” ad Acquasanta Terme (Ap) e la “Casa sulla collina” a Valle Senzana (Ap), entrambe degli anni Settanta, incarnano la poetica di Prezzavento. La prima è un’architettura che sembra crescere direttamente dalla terra, trasformando il pendio in cui è inserita in una sequenza di vassoi in cemento armato e aperture vetrate. La seconda diluisce ancora di più il gesto architettonico: due solai ridisegnano la cima del colle, mentre giardini pensili e volumi sospesi dissolvono il confine tra architettura e paesaggio.

Le immagini di Bianchessi restituiscono il dialogo tra la visione di Prezzavento e il gesto di Ripa. Come l’architettura dell’uno addomestica le curve di livello, così il design dell’altro modella il metallo in profili sinuosi che dialogano con gli spazi; e se Prezzavento lavora per sottrazione lasciando esprimere la natura, Ripa esalta la materia nella ricercata assenza di tracce di manualità.

Il servizio fotografico dà il via ufficiale al progetto "Scatti di Marca": un viaggio che ha mosso i primi passi nel 2024 a Ca’ Romanino – residenza progettata da Giancarlo De Carlo a Urbino nel 1968 – e che proseguirà negli anni mettendo a fuoco architetture rilevanti ma spesso poco conosciute delle Marche, intrecciando arredi e paesaggio costruito.

La collaborazione tra Ripa e Prezzavento va oltre. Dopo il progetto fotografico, Ripa ha accolto il desiderio dell’architetto di mettere in produzione, per la prima volta, un suo oggetto di design. Dall’archivio storico, oggi curato dall’architetto Luca di Lorenzo Latini e che curiosamente non conserva traccia delle opere completate ma solo dei progetti ancora da realizzare, è stato selezionato Triangolo: un ingegnoso sistema di tavoli ideato da Prezzavento nel 1971. Editato da Ripa quest’anno, sarà presentato in anteprima alla Milano Design Week 2025.

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