Milano - A cura dell’architetto Stefano Boeri e del dream team di co-progettisti, animato da 423 brand, 170 giovani creativi e 39 maker, per un totale di oltre 1.900 progetti esposti, il “supersalone” ha una triplice chiave di lettura: ripartenza, sicurezza, sostenibilità. Inoltre, un’inedita opportunità: la sua nuova dimensione ed esperienza digitale.
Dal 5 al 10 settembre, nei primi quattro padiglioni di Fiera Milano, Rho, oltre 1.900 progetti (di brand espositori, designer auto-produttori e giovani laureatisi nel 2020/2021), un ricchissimo public program con più di 40 voci illustri (tra architetti, innovatori, visionari, imprenditori, artisti e politici), una rassegna cinematografica in collaborazione con il Milano Design Film Festival, quattro food court ideate da Identità Golose e animate da nove dei più grandi interpreti della cucina italiana e una grande mostra dell’ADI/Compasso d’Oro hanno l’obiettivo di capitalizzare i punti di contatto tra settori differenti, sperimentare nuovi format espositivi, coinvolgere e motivare i visitatori. E, soprattutto, riaccendere – metaforicamente parlando – i motori della città del design per eccellenza: Milano. Questo, in sintesi, il “supersalone”, l’evento fortemente voluto da Federlegno Arredo Eventi Spa e affidato al curatore Stefano Boeri e a un gruppo internazionale di co-progettisti – Andrea Caputo, Maria Cristina Didero, Anniina Koivu, Lukas Wegwerth, Marco Ferrari ed Elisa Pasqual di Studio Folder, Giorgio Donà, co-founder e direttore di Stefano Boeri Interiors.
Un “supersalone” che raccoglie ed esibisce le migliori ricerche, produzioni e sperimentazioni realizzate da un intero settore in questi ultimi 18 mesi, ma che è, contemporaneamente, proiettato verso il futuro, rappresentando un importante momento di visibilità corale e un driver di rilancio per il comparto dell’arredo e del design.
A questo “supersalone” si è lavorato con grande senso di responsabilità, consapevoli dell’importanza di tutelare la salute e la sicurezza di espositori, operatori professionali e pubblico. Si è posto massimo sforzo e attenzione agli aspetti organizzativi connessi alla prevenzione della diffusione della pandemia da Covid-19 e, in particolare, all’organizzazione degli spazi in fiera, alle linee guide per un comportamento corretto dei visitatori e alla regolamentazione di accessi e flussi.
Un altro grande tema sotteso al “supersalone” guarda al concetto di sostenibilità e ai temi del riuso, del riciclo e della circolarità. Un approccio necessario per ritrovare, dopo i recenti momenti di crisi, non solo lo stesso livello di sviluppo economico, ma anche uno “sviluppo migliore e più responsabile”. Nella strategia di costruzione della manifestazione, si è data priorità al noleggio e al riuso in modo da evitare il più possibile sprechi di materiale. Gli spazi a disposizione delle aziende sono stati concepiti per dare risalto al prodotto e ridurre all’essenziale l’impiego di strutture di supporto. Tutto è pensato in modo da poter essere smontato e riutilizzato.