É possibile viaggiare virtualmente nel passato? La risposta è si. A dirlo è un team di professionisti composto dall'Ing. Simone Monotti e dalla Dott.ssa Maria Cecilia Guerci, entrambi di Terni e dall'architetto francese Mario Basso che vive a Cagnes-Sur-Mer.
Ma andiamo per ordine illustrando la loro idea e il loro progetto che riguarda il vecchio teatro di Terni. Il Teatro Comunale "Giuseppe Verdi" di Terni, in origine chiamato semplicemente "Teatro Comunale", fu edificato nel 1840 su progetto dell'Arch. Luigi Poletti di Modena.
Esso rappresentava un pregevole esempio di teatro all'italiana mirabilmente decorato all'interno e con all'esterno una facciata tipicamente neoclassica.
A causa dei bombardamenti sulla città durante la Seconda Guerra Mondiale il teatro subì gravi danni e fu deciso di demolire totalmente l'interno ricostruendolo poi negli anni '50 in chiave moderna. La facciata fu invece conservata non avendo subito danni, anche se la scala risulta oggi leggermente diversa dall'originale.
Il teatro è chiuso al pubblico da alcuni anni perché necessita di interventi di ristrutturazione e non è ben chiaro quale strada sarà perseguita.
Senza entrare però nel merito delle vicende che hanno riguardato il teatro e che lo riguarderanno nel futuro, nasce appunto la loro proposta di realizzare la ricostruzione virtuale del Teatro così com'era prima della guerra, riconsegnandolo al mondo, così da recuperare, almeno virtualmente, una perdita che è stata tra le più gravi per il patrimonio culturale, artistico ed edilizio della città e della regione.
Simone come è nata questa idea?
"Tutti sanno che le attuali tecnologie informatiche permettono di immergersi nella realtà virtuale. Ciò si verifica tutti i giorni quando ad esempio comunichiamo sui social network oppure quando, prima di acquistare un immobile non ancora realizzato, osserviamo il rendering della futura opera.
Di solito quindi tali tecnologie informatiche sono applicate per comunicare nel presente oppure per osservare in anticipo opere di futura realizzazione".
In questo caso invece volete fare l'opposto vero Maria Cecilia?
"Esattamente. In questo caso si tratta di applicare questo principio andando a restituire al presente un'opera ormai persa nel passato."
Simone vedo che avete già eseguito buona parte del lavoro. E' stato complicato?
"Sicuramente si. Il lavoro già svolto ha comportato moltissime ore di studio dei progetti originali dell'800 recuperati a Modena nella biblioteca storica. E' stato poi necessario digitalizzare il tutto realizzando infine il modello 3D".
Mario quale è la potenzialità del vostro modello?
"Esso permetterà di osservare e visitare virtualmente il teatro sia all'esterno che all'interno apprezzandone i pregevoli stucchi e decorazioni e visitando i palchi o la platea che fino alla seconda guerra mondiale erano il fiore all'occhiello di quella città . Si potrà fare in pratica una sorta di passeggiata virtuale all'interno dell'intero edificio".
Simone è stato importante lavorare in equipe? Vedo che sei tu il coordinatore.
"Il nostro team come hai detto è costituito da tre persone. Ognuna ha dato un contributo fondamentale. In alcuni ambiti abbiamo lavorato autonomamente, in altri ci siamo aiutati per le stesse mansioni. La collaborazione con la Dott.ssa Maria Cecilia Guerci deriva dalla condivisione della passione per il teatro e per la storia locale. E' stata inoltre lei a mettermi in contatto tempo fa con l'Architetto francese Mario Basso. Il coinvolgimento di quest'ultimo deriva invece da una sua disponibilità . Conoscendolo per altri motivi professionali infatti, ha voluto mettere a disposizione la sua competenza per questa iniziativa appena ne ha sentito parlare. Lui è già noto in Francia per la modellazione virtuale di alcuni edifici in Costa Azzurra non più esistenti da anni". Prosegue Maria Cecilia: "Per ora, in maniera totalmente gratuita e per pura passione, è stato realizzato il modello dell'esterno dell'edificio il quale, a meno di alcune differenze, è simile all'attuale o identico per alcuni aspetti (parte della facciata). Per quanto riguarda l'interno è stata effettuata per ora una modellazione di massima tipo bozza. Mancano cioè i dettagli decorativi e cromatici che costituiscono appunto la fase più complessa. Il nostro lavoro è stato anche presentato nel blog, per ora visitato da più di 12000 utenti: http://teatro-comunale-terni-italia.blogspot.fr".
Simone cosa manca per completare il tutto?
"Tutto è pianificato e preparato per iniziare la modellazione dettagliata dell'interno. In questo caso però il lavoro sarà di ancora più estrema durezza e complessità per cui sarà necessario il supporto economico di eventuali sponsorizzazioni o patrocini. Questo approccio, per ora proposto per il Teatro Verdi, potrebbe essere applicato ad altri edifici od opere ormai perse da tempo per svariate ragioni di cui resta solo il ricordo o qualche foto. Per ora abbiamo agito autonomamente senza coinvolgere enti, associazioni o privati, coinvolgimento che appunto auspichiamo per il futuro".
Il lavoro di questo team è affascinante, sia per lo scopo in se sia perché ha dato vita ad una collaborazione professionale tra l'Italia e la Francia e più in particolare tra l'Umbria e la Costa Azzurra.