Sono davvero numerosi i teatri che costellano il territorio dei comuni della nostra Umbria dai più antichi, ai più recenti, fino ad arrivare al più piccolo del mondo. Dopotutto le rappresentazioni teatrali rappresentano una delle prime forme di esibizione nelle arti della danza, della musica e delle celebrazioni, ed anche oggi sono il luogo di una forma di rappresentazione visiva unica nella sua speciale magia scenica. Uno dei teatri più antichi del territorio è rappresentato dal Teatro Nobile di Spoleto costruito intorno al 1600 con una struttura interamente lignea che venne restaurato ed ampliato nel 1800 (ora dispone di 300 posti) e denominato Teatro Caio Melisso in onore del commediografo e scrittore spoletino. Il teatro si trova a Piazza del Duomo e fa parte dell'edificio del Palazzo della Signoria. All'interno del teatro le decorazioni del soffitto e del sipario sono ad opera del Bruschi e del Panetti. Di epoca Settecentesca sono invece il Teatro Morlacchi di Perugia e il Teatro Comunale di Gubbio; il primo fu costruito su un vecchio convento a partire dal 1777 su progetto dell’architetto perugino Alessio Lorenzini, conta 27 palchi per ognuno dei 5 ordini. In origine nel 1781 viene inaugurato con il nome di “Teatro Civico del Verzaro”, ed ha una capienza stimata di circa1200 spettatori. Solo negli anni 50 il teatro fu in gran parte ristrutturato, il palcoscenico fu ampliato e furono costruiti due ballatoi. Il teatro eugubino fu invece inaugurato nel 1738, e venne poi in parte demolito e ricostruito per renderlo più capiente, sotto la direzione dell’ingegnere Ercole Salmi. Oggi conta 414 posti e decorazioni pittoriche eseguite dell’eugubino Raffaele Antonioli. Proseguendo il nostro personale “tour teatrale”, è d’obbligo parlare di uno dei teatri più “discussi” dell’Umbria : Il Teatro della Concordia a Monte Castello di Vibio, noto come il teatro più piccolo al mondo (99 posti totali tra palchi e platea); fu inaugurato nel 1808, le sale interne furono affrescate dal pittore Luigi Agretti e la sala con pianta a campana realizzata interamente in legno. Il teatro è la fedele e riuscita riproduzione in miniatura dei grandi teatri italiani ed europei. Esempi di pregio stilistico sono rappresentati dal Teatro Comunale di Todi, progettato dall’architetto Carlo Gatteschi ed inaugurato nel 1876 con l’opera di Giuseppe Verdi “Un Ballo in Maschera”, e Il Teatro Comunale di Narni esempio di teatro ottocentesco edificato nei pressi del duecentesco palazzo del Podestà. Il teatro di Todi con i suoi 499 posti a sedere, al suo interno si presenta signorile e curato in ogni suo particolare. Il Teatro Sociale di Amelia è invece realizzato intorno alla fine del '700, vanta un progetto architettonico realizzato da esponenti dell’Accademia perugina del Disegno, fra i quali il futuro realizzatore della Fenice di Venezia, alla quale il teatro amerino rimanda per architettura ed elementi decorativi. Infine il Teatro Mancinelli a pochi passi dal Duomo di Orvieto che rappresenta uno degli esempi più significativi dell’architettura Neoclassica dei teatri ottocenteschi. Di epoca assolutamente più recente sono invece il Teatro Lirico di Spoleto fondato nel 1947, Il Teatro Secci di Terni, nato nell’area dell'ex stabilimento Siri e costruito nel 2010, il Teatro Lyrick di Santa Maria degli Angeli ad Assisi inaugurato nel 2000 così come il Teatro Brunello Cucinelli situato a Solomeo.