Arte e impresa per accrescere il welfare aziendale, promuovere il territorio e sostenere gli artisti del presente. Dall'estate a fine dicembre, alcuni giorni al mese, Dino Zoli Textile di Forlì (FC) ha ospitato la residenza artistica di Elena Bellantoni, vincitrice del Premio Speciale Fondazione Dino Zoli e Dino Zoli Textile ad Arteam Cup 2020.
Durante l'orario di lavoro, i dipendenti interessati hanno preso parte ad alcuni laboratori d'arte partecipata per lavorare con l'artista sulla propria idea di immagine corporea in relazione ai colleghi e agli spazi aziendali, ma anche sul tema della conciliazione dei tempi di vita e di lavoro.
«Il progetto "Se ci fosse luce sarebbe bellissimo" - racconta Elena Bellantoni - nasce da una riflessione sullo spazio del lavoro come luogo abitato da corpi sensibili. In media ogni persona trascorre nel proprio luogo di lavoro circa 12 anni senza sosta. La "fabbrica" diventa una "nuova casa" dove abitiamo, in cui possono emergere lati importanti del nostro vissuto e della nostra personalità. Il luogo di lavoro rispecchia e racconta di noi della nostra esperienza intersoggettiva con il mondo e le persone. Credo sia molto importante partire da questo contenitore "casa - lavoro" e analizzarne la relazione con i corpi che abitano lo spazio. Ho pensato di costruire un percorso "visionario", a partire dal vissuto e dall'idea di immagine corporea che ogni lavoratore ha di sé».
Il percorso, avviato prima della pausa estiva, si è articolato in tre fasi distinte. In primo luogo il laboratorio "L'immagine che abito", attraverso il quale i dipendenti hanno raccontato i loro confini personali grazie all'utilizzo di colori e parole, avvalendosi anche di quegli "oggetti affettivi" che ricorrono in ogni postazione. In secondo luogo, il lavoro sul movimento - singolo, a gruppi, nello spazio - per restituire quel senso di libertà e apertura acquisito durante il workshop. Infine la preparazione da parte dell'artista del video "Se ci fosse luce sarebbe bellissimo", originato dal suo vivere l'azienda per mesi, cercando di far percepire agli utenti finali che una residenza artistica porta con sé una riflessione profonda sugli spazi e sui lavoratori; il video, che verrà girato nel mese di gennaio da una troupe di professionisti, sarà caratterizzato dal focus sui gesti singoli del lavoro quotidiano e da azioni collettive.
Unanime l'apprezzamento dei dipendenti di Dino Zoli Textile che hanno partecipato ai laboratori.
I disegni, che diventeranno dettagli di abiti-scultura realizzati con i tessuti della Dino Zoli Textile, alcuni adattati per le esigenze del progetto con lavorazioni ad hoc, e il video prodotti nel corso della residenza saranno parte della mostra personale di Elena Bellantoni, che nel 2023 sarà curata da Nadia Stefanel presso la Fondazione Dino Zoli.