La Galleria Nazionale dell’Umbria dal 20 marzo al 19 giugno propone un nuovo incontro con la contemporaneità inaugurando la mostra dedicata a uno dei maggiori esponenti della Bauhaus: Josef Alberts. In particolare la mostra è dedicata alla produzione a tema sacro dell’artista proponendo anche la ricostruzione delle vetrate colorate del ciclo dedicato alla “Rosa Mystica” disegnate da Alberts per la chiesa di San Michele di Bottrop, distrutta durante la seconda guerra mondiale. Le opere dell’artista trovano una cornice ideale nella Galleria accanto ai grandi maestri dell’arte cristiana per i quali l’artista tedesco nutriva una profonda ammirazione, condividendo con loro l’amore per l’abilità tecnica, lo studio dei materiali e del loro impiego. Ma, oltre ad incarnare la quintessenza dell’artigiano, Alberts era uomo profondamente immerso nel trascendente, da qui il sottotitolo della mostra a lui dedicata: Spiritualità e Rigore. Nella mostra sono riunite opere di tutte le fasi della sua produzione, dai primi schizzi di chiese di campagna e cattedrali fino alle prove a forte connotazione geometrica che sfociano nell’astrattismo. La tecnica della raffigurazione su vetro e con vetro è una costante nella produzione dell’artista che elaborò i temi classici dell’iconografia religiosa, ad esempio quello della croce. Emigrato negli Stati Uniti, Albers si concentrò soprattutto nell’esplorazione degli effetti della percezione attraverso disegni geometrici tra loro simili che danno effetti di ambiguità. La sua serie più nota è “Omaggio al Quadrato”, un poliedro di quasi un migliaio di opere, iniziato nel 1950. Si tratta di quadrati di misura decrescente inscritti l’uno nell’altro, colorati con diverse tonalità che creano un effetto ottico di profondità: “i miei quadrati si muovono avanti e indietro, sembrano avanzare e recedere, crescere e rimpicciolirsi”. In contemporanea sarà possibile visitare alla Pinacoteca Civica di Città di Castello la mostra di Josef Albers: Arte come Esperienza: i metodi di insegnamento di un maestro del Bauhaus.