È conosciuto in tutto il mondo per la sua storia religiosa, divenendo meta d’obbligo nei pellegrinaggi micaelici. Santi, imperatori, papi, re e fedeli sono giunti fin qui per inginocchiarsi davanti all’altare dell’Arcangelo Michele.
Il centro abitato è situato in una mirabile posizione panoramica su uno sperone a sud del promontorio, con vista mozzafiato aperta a ovest sul Tavoliere e a sud sul golfo di Manfredonia. Sede del Parco Nazionale del Gargano e Patrimonio Mondiale dell’Umanità Unesco, la vita della cittadina è concentrata intorno al Santuario di San Michele Arcangelo, realizzato tra il V e il VI secolo quando, secondo la tradizione, sarebbero avvenute le apparizioni dell’Arcangelo in una grotta. I Longobardi, che in quel periodo dominavano nell’Italia meridionale, ne fecero il loro santuario nazionale. In breve tempo divenne un centro rinomato in tutta la Cristianità e meta obbligata non solo per i pellegrini di tutta Europa, ma anche per i Crociati in partenza per Gerusalemme.
Il Santuario, presente nella lista del patrimonio dell’Unesco da giugno 2011 in quanto centro di potere e di culto longobardo, è un luogo unico al mondo sia per la sua storia che per la fortissima spiritualità che aleggia al suo interno. Anticamente l’ingresso della grotta celeste dove è custodita l’impronta dell’Arcangelo Michele, era collocato sotto l’attuale pavimento dove oggi, attraverso un percorso ascensionale, si può rivivere il Santuario dell’epoca longobarda e bizantina sulle cui pareti ancora sono evidenti graffiti e simboli del popolo longobardo il quale, tra il VII e l’VIII sec. elesse l’Arcangelo Michele a patrono nazionale del popolo longobardo. All’interno del percorso ascensionale vi sono esposti e custoditi numerosi reperti storici risalenti dall’età longobarda fino a quella bizantina, con un vero e proprio museo di inestimabile valore.
Sotto la statua di San Michele Arcangelo posta sull’altare della grotta, è custodito l’altare originario in pietra, dove è impressa un’impronta di piede di un fanciullo attribuita all’Arcangelo Michele, segno della sua personale consacrazione e custodia del luogo come è attestato nella fonte storica del “Liber de apparitione sancti Michaelis in Monte Gargano”. Altri due Santuari importanti nel mondo sono intitolati a San Michele Arcangelo: il Santuario di Mont Saint Michel in Francia, e la Sacra di San Michele in Val Susa. La straordinaria coincidenza è che i tre luoghi sacri si trovano a 1000 chilometri di distanza l’uno dall’altro, esattamente allineati lungo una retta che, prolungata in linea d’aria, conduce a Gerusalemme.
Mariangela Serio