Mostra antologica di Norberto ad Assisi Palazzo Monte Frumentario

Lunedì, 08 Aprile 2013,
 
Sono cinquecento le opere dell'artista spellano Norberto esposte fino al 30 giugno nelle sale del Palazzo Monte frumentario di Assisi, di cui cento inedite. Per numero e qualità la Mostra più importante del maestro finora realizzata. Oli su tavola e tele e sculture, tra cui quelle meno note realizzate negli anni '60 in legno d'ulivo e chiodi neri, altre in pietra serena e altre ancora in bronzo. I famosi fratini e gli altrettanto famosi "bianchi" di Norberto, e Spello e le case, i tetti, le scalette, le salite delle nostre città medievali, ma anche paesaggi di ogni tempo, sentimento del paesaggio umbro e italianità insieme, anche stupita attualità: un Papa bianco che esce dal suo castello-città-fortezza simil piramide al cielo, che accoglie dei frati, quelli cercatori, i questuanti con le loro sacche in spalla, quelli poveri, quelli minori, " quasi messaggio premonitore di Norberto del tempo odierno e di Papa Francesco", commenta il giornalista intervenuto Alberto Lenzi. Tele più antiche, tra le prime dell'artista, "le più dure, coi colori densi e terrosi", interviene il critico d'arte Giovanni Zavarella, o terragni di tanta umbritudine, ravvivati dal bianco dei tetti illuminante. Il Monte frumentario, interviene il sindaco Ricci, accoglie una Mostra che sembra aspettare da sempre, tanto si compenetrano l'uno dell'altra. La Mostra è un " racconto di declinazioni", perché summa di periodi creativi diversi e complessi di un grande artista. Il Medioevo cosmico di Palazzo Monte frumentario calza perfettamente al Medioevo cosmico di Norberto, in una Mostra viva per una consonanza tra segni, paesaggio e luoghi viventi. Luigi Proietti, figlio del maestro, ricorda del padre artista l' estro congiunto ad una straordinaria manualità che non aveva bisogno nemmeno del segno grafico, e quei legni d'ulivo scolpiti con pazienza e tenacia dove innestava chiodi su chiodi. Spicca tra le altre la scultura in bronzo di Francesco, " Il pellegrino di Assisi", che torna dalla guerra, chino e stanco, lui e il cavallo, quasi a spogliarsi, da quel giorno, dell'armatura e vestirsi di ruvido saio. La grande scultura bianca Il pellegrino di Assisi, che apre la Mostra all'esterno, catturando con la sua bellezza e maestosità il visitatore, andrà in dono al nuovo Papa. Il critico d'arte Philippe Daverio ha curato il secondo volume, presentato oggi, del catalogo generale dedicato a Norberto. Il prossimo anno la Mostra andrà al Quirinale.
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