Bravo Teatro Festival, il meglio del teatro amatoriale umbro

Lunedì, 18 Gennaio 2016,
La quarta edizione del Bravo Festival porta in dote sette spettacoli teatrali interpretati da sette compagnie amatoriali. La manifestazione, organizzata dell'Unione Italiana Libero Teatro (Uilt), si è svolta dal 14 novembre al 20 dicembre. Un'apposita giuria esterna composta dal drammaturgo Andrea Jeva, dal regista Mario Mirabassi e da Italo Profice, collaboratore del magazine Riflesso, ha poi selezionato le due compagnie vincitrici che parteciperanno alle selezioni nazionali, competendo con tutte le altre compagnie selezionate in Italia. Infine, solo dieci di loro avranno accesso alla finale nazionale che si svolgerà a Velletri nell'ottobre 2016. Le compagnie che si sono esibite nel festival, in ordine cronologico di rappresentazione, sono le seguenti: 'La Badia' di Pietrafitta con 'Tutta colpa di Perpetua' di Maria Cristina Mencaroni, la 'Compagnia Magionese che ha eseguito 'Fools' di Neil Simon, la 'Compagnia Attoterzo' di Perugia che ha messo in scena 'Un giardino di aranci fatto in casa' a cura di Neil Simon, la 'Orion Theatre' di Terni che ha portato 'Il padre' di August Strindberg. Queste appena citate hanno messo in scena i loro lavori al Teatro di Figura. La compagnia 'Teatrosì' di Perugia con 'I diari' di Pier Benedetto Bertoli, la compagnia 'Progettoteatroitaliano' di Foligno che si è esibita in 'La cantatrice calva' di Eugène Ionesco e la 'Compagnia delle Vigne' di Sugano con 'Riposa in pace' di Guglielmo Portarena hanno rappresentato al Teatro Bicini, dove si è svolta anche la giornata conclusiva con la proclamazione delle due compagnie vincitrici che approderanno al concorso nazionale. A vincere sono state le compagnie 'Teatrosì' di Perugia e 'Orion Theatre' di Terni. La compagnia perugina ha portato 'I diari', una brillante commedia dal sapore vintage che mira a smontare con ironia pungente i pregiudizi morali di una borghesia lombarda tronfia e materialista; la compagnia di Terni ha inscenato l'impegnativo dramma 'Il padre' di Strindberg senza essere banale e pur tuttavia rappresentando bene i complessi stati d'animo dei protagonisti nati dalla penna del maestro svedese. Due sono stati i teatri in cui si sono svolte le rappresentazioni del Bravo Festival: il Teatro di Figura in via del Castellano e il Teatro Franco Bicini in via del Cortone. Quest'ultimo è gestito dal 'Canguasto' di Mariella Chiarini mentre il primo è gestito dal Tieffeu di Mario Mirabassi. Questi, proprio all'interno del teatro che lui dirige, è artefice dell'allestimento di un piccolo museo delle marionette utilizzate in vari spettacoli di figura che hanno girato per l'Europa oltre che per l'Italia. Il Teatro di Figura che il regista Mario Mirabassi ha ideato è qualcosa di più complesso di quello che il comune immaginario della gente si prefigura e presuppone la partecipazione anche di attori in prima persona. Nelle parole di Lauro Antoniucci, presidente di Uilt Umbria, si apprende l'intento principale della manifestazione: "Il Bravo Teatro Festival vuole esprimere la migliore qualità delle compagnie umbre". La U.I.L.T. nazionale nasce il 3 ottobre del 1977 con l'idea di dare al teatro italiano amatoriale una base più solida e un sostegno a tutti coloro che volessero sperimentare con più costanza la magia di questa arte. Nel corso degli anni la federazione è cresciuta, aumentando gradualmente il numero delle compagnie iscritte e degli associati. Nel 1989 le compagnie iscritte erano un centinaio, oggi sono 845 distribuite in tutto il territorio nazionale per un totale di oltre 13.500 tesserati. La federazione suggerisce una linea culturale e, tramite le sue compagnie, organizza manifestazioni e concorsi sia a livello regionale che a livello nazionale; ha inoltre istituito una trentina di scuole gestite da alcune delle compagnie iscritte; infine si fa promotrice di seminari, convegni e corsi in tutto lo stivale. Ma per tutte le informazioni del caso è bene consultare il sito web www.uilt.it. L'impressione emersa dalla manifestazione regionale è che nel teatro amatoriale ci siano tante persone che amano questa disciplina e hanno molto da dire. Non è raro cadere su persone eclettiche, che oltre a saper recitare, sono registi, collaborano a sceneggiature o addirittura compongono testi teatrali. La vitalità dell'ambiente riflette senza dubbio la passione che trasporta tutti questi amanti del teatro a lavorare in maniera indefessa per la riuscita del loro spettacolo; è doveroso rammentarlo: recitare richiede molto lavoro e molto studio, anche se poi le emozioni che si provano ripagano ampiamente.

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