Due declinazioni di sostenibilità

L’impegno per l’ambiente che incontra quello per il sociale che si prende cura delle fasce più deboli e si impegna nel riscatto del territorio. Sono questi gli elementi attraverso cui l’artigianalità dei tessuti prodotti ancora a mano sposa le tecniche tramandate di generazione in generazione dando vita ad un lifestyle raffinato che si fonda su valori antichi

30.11.18 , Moda , Collaboratore Riflesso

 

Due declinazioni di sostenibilità

Sostenibilità e tecnologie eco-friendly, oggi, non solo costituiscono le basi per una solida presenza e competitività a lungo termine nell’articolato mercato della moda, ma sono proprio quegli elementi cruciali che garantiscono alle future generazioni una buona qualità della vita.

Nell’ambito moda la creatività è padrona, ma come un abito di Alexander McQueen e uno di Moschino talvolta nascono dallo stesso tessuto grezzo, così due aziende, entrambe italiane, ma concettualmente differenti, con un proprio ed unico Dna, mettono al centro il medesimo valore: l’eticità, dal principio del processo fino al risultato.

“Greenest textile company in the Blue World”: questa la definizione attribuita a Candiani Denim, marchio milanese fondato nel 1938, ancora oggi a conduzione familiare. Made in Italy, sostenibilità e innovazione sono i tre valori-pilastro per l’azienda, che hanno portato alla creazione e al consolidamento della categoria di tessuto Premium Denim.

Nonostante il primato come più grande impianto di produzione europeo, Candiani, attraverso una forte consapevolezza ambientale e fidati collaboratori, garantisce una ricerca responsabile di fornitori, supporta Bci (Better Cotton Initiative) – il cui cotone è impiegato nel quaranta per cento della produzione dell’azienda –, ricicla i filati scartati nella produzione e ritiene centrali la salute e la sicurezza dei propri lavoratori.

Ciò che fa la differenza è la ricerca che avviene nel Centro di sviluppo prima della commercializzazione del tessuto, dove nuove tecniche di lavaggio e tessuti vengono implementati per una rinnovata ed innovativa sostenibilità.

Al polo opposto, in Calabria, Cangiari – “cambiare” in idioma calabrese – è il primo marchio di Moda etica di fascia alta in Italia. Qui, la sostenibilità ambientale incontra una sostenibilità sociale. L’artigianalità dei tessuti prodotti all’antico telaio a mano calabrese unita alle tecniche tramandate dalle anziane “majistre” – maestre –, la sostenibilità in tutti i tessuti e capi, realizzati con materiali e colorazioni biologiche, e l’etica posta nella filiera di produzione, totalmente made in Italy e formata dalle cooperative sociali del Gruppo Goel, che si prende cura delle fasce più deboli e si impegna nel riscatto del territorio. Sono questi gli elementi al cuore della creazione, volta ad un lifestyle raffinato che si fonda su valori antichi.

Francesca Scarfone

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