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A Londra va di moda affittare la propria auto, e a Perugia?

Lunedì, 27 Agosto 2012,
 
"Ama il tuo vicino, affittagli la tua macchina". Questo è lo slogan di WhipCar (www.whipcar.com), un nuovo servizio di noleggio auto che è stato da poco lanciato in Inghilterra. Una bella idea, che fa bene all'ambiente e anche al portafoglio. Il concetto è semplice: chiunque possieda un'auto, attraverso questo canale può affittarla per i periodi in cui non la usa. Direttamente dal sito internet, il proprietario sceglie il prezzo, inserisce dati e fasce orarie in cui l'affitto della sua auto è possibile, il luogo del ritiro (generalmente il garage di casa sua) mentre WhipCar applica una commissione al prezzo richiesto e si occupa delle spese assicurative addizionali. Il pagamento avviene tramite internet: semplice, veloce e sicuro. Ma soprattutto comodo: la ricerca avviene per zona e non è raro scoprire che è proprio il vicino di casa ad affittare l'auto cercata. Il costo? Per una utilitaria si chiedono in media 30 sterline al giorno. WhipCar è destinato a fare concorrenza non solo ai 'classici' autonoleggi ma anche ai vari servizi di car sharing - cioè di condivisione dell'auto - che operano in città. Fra questi il più conosciuto è probabilmente ZipCar (www.zipcar.co.uk), attivo anche in Canada e negli USA. Con ZipCar si può affittare via internet un'auto anche per un'ora soltanto. Per andare a fare la spesa, ad esempio. Il servizio è comprensivo di tutti i costi, carburante incluso, e per accedervi è necessario registrarsi ed ottenere una membership card ricaricabile, che funziona come una vera e propria chiave. A Londra le auto ZipCar sono centinaia e parcheggiate in diversi punti della città; l'utente, una volta prenotato il veicolo, semplicemente ne fa uso per il tempo necessario per poi parcheggiarlo nuovamente al punto di partenza, che è riservato. Il costo orario parte da 5 sterline, quello giornaliero da 49, mentre la membership ha un costo fisso di 60 sterline all'anno. Insomma, guidare assicurati per poco più di 6 euro all'ora senza nemmeno fare rifornimento può fare al caso nostro? E soprattutto, potrebbe un servizio di 'noleggio dal vicino' o di car sharing rappresentare una nuova idea per risparmiare (o perchè no, guadagnare) in regime di crisi? Certo, Perugia non è Londra, dove sbuca un taxi da ogni angolo e dove la ragnatela dei trasporti urbani fa si che dell'auto si può far benissimo a meno, visti anche i costi orari di parcheggio (fino a 3 euro) e di congestion charge, un pedaggio giornaliero di 10 sterline per chi osa accedere in centro. Però è anche vero che, fra studenti stranieri e fuori sede, o semplicemente per chi un'auto non può permettersela, un po' di mercato ci sarebbe. Soprattutto se si considera il sempre crescente prezzo del carburante, che, sommato agli oneri di bollo, assicurazione, manutenzione ordinaria e (ahimè) straordinaria, fa ammontare i costi di gestione annui di un'utilitaria a svariate migliaia di euro. Ma allora perché un'idea del genere da noi non ha ancora preso piede? Forse perché ciò che dobbiamo vincere non è tanto il rischio imprenditoriale quanto il coraggio di cambiare le nostre abitudini. Perché, inutile negarlo, noi italiani 'di provincia' un po' viziati lo siamo, alle nostre comodità rinunciamo malvolentieri e fra queste...guai a chi ci tocca la macchina (e il parcheggio sotto casa).