Abbazia di Sant’Eutizio, ascetismo e contemplazione

Giovedì, 10 Aprile 2014,
Sorge a preci in valnerina sulle pendici del monte torre collescille l’abbazia fondata nel v secolo dai monaci siriani anacoreti. I padri furono santo spes, sant’eutizio e san fiorenzo. e’ qui che fu diffuso e si realizzò, nella pratica della vita e dell’esercizio, l’ideale benedettino scandito dalla regola ora et labora. sono i dialoghi di gregorio magno il documento più antico a citare la comunità spirituale della valcastoriana dove ancor oggi si respira quell’atmosfera di preghiera e di ascetismo contemplativo tipico del loro stile di vita severo e semplice. Su di uno sperone di tufo immerso nel verde vivo dei boschi, l’abbazia ben presto acquisì prestigio e potere, estendendo la sua influenza e le sue proprietà dallo spoletino all’ascolano e al teramano. Ritenuto uno dei complessi monastici più antichi in italia, tra i più importanti per il monachesimo occidentale l’abbazia divenne un importante centro spirituale del movimento benedettino. La prosperità di cui godeva l’abbazia permise ai monaci non solo di ampliare e restaurare il complesso architettonico ma consentì inoltre di aprire una ricca biblioteca; celebri i codici liturgici che testimoniano l’attività dei monaci nella fede e nell’esercizio. qui fu redatto uno dei più antichi e importanti documenti in volgare: la confessio eutiziana dell’xi sec. i monaci, acquisirono non solo conoscenze teologiche e umanistiche, ma si interessarono presto anche di medicina, esercitando gli studi sulle piante medicinali nel loro laboratorio alchemico e dando vita alla famosa scuola chirurgica preciana, che rese preci famosa in tutta europa con l’appellativo di “pulchra sabina preces prisca chirurgis patria”. I monaci si specializzarono in oculistica, litotomia ed interventi alla mano; il museo oggi ne raccoglie gli strumenti di chirurgia. Tra i medici più illustri ricordiamo durante scacchi, archiatra del papa sisto v; il fratello francesco che nel 1588 operò di cateratta la regina elisabetta d’inghilterra; orazio cattani, medico del sultano mehemed nel 1620 ed infine i fratelli carocci che operarono sempre di cateratta l’imperatrice eleonora di gonzaga nel 1648. il complesso abbaziale è costituito dal corpo della chiesa adagiato su di un terrazzamento, posto tra la vallata e la scogliera, dove si trovano le antiche grotte degli eremiti. due i cortili arricchiti da bifore trecentesche e da una fontana. La natura, il silenzio e l’ascolto del messaggio benedettino rendono questo luogo, oggi più che mai, altamente educativo insegnando a riscoprire quella dimensione umana del vivere che, troppo spesso, per distrazioni o affanni moderni dimentichiamo.