Letteratura in Campidoglio

Lunedì, 06 Febbraio 2017,
Celebrata nel finale dell’anno appena trascorso la XXVIII edizione del Concorso e Premio Letterario, d’Arte e Cultura Giuseppe Gioachino Belli. Rivolto ad artisti e letterati italiani e stranieri, il concorso gode dell’apprezzamento qualitativo della Presidenza della Repubblica, del Patrocinio del Senato della Repubblica, del Ministero dei Beni Culturali e delle più alte Istituzioni della Regione Lazio e di Roma Capitale. A comporre la giuria sono ogni anno personaggi illustri del panorama culturale italiano, scelti all’interno di una rosa di nomi tra cui figurano, per citarne alcuni, quelli di Marcello Fagiolo (ordinario di storia dell’architettura presso “La Sapienza”), Vittorio Sgarbi (critico d’arte), Umberto Broccoli (sovraintendente ai beni culturali del Comune di Roma). Tra i nomi anche quello del grande linguista Tullio De Mauro, professore emerito  presso “La Sapienza”, recentemente scomparso. L’evento è indetto dall’Accademia Belli, Centro Culturale sorto nella Capitale nel 1970, su fondazione del Prof. Eugenio Caporaso, prefetto di Roma. Egli volle inizialmente riunire un gruppo di ricercatori al fine di studiare e approfondire la cultura romana e romanesca, intitolando l’Accademia con il nome del maggiore esponente del verismo poetico italiano: Giuseppe Gioachino Belli, poeta del XIX secolo, che attraverso una copiosa raccolta di sonetti in vernacolo diede voce al popolo della Roma dei Papi. La cerimonia di premiazione del Concorso ha avuto luogo, come ogni anno, a dicembre presso la Sala della Protomoteca, tra le più prestigiose del Campidoglio, a cui si accede da Palazzo Senatorio o direttamente da Piazza del Campidoglio, che attraverso un elaborato disegno a intreccio rappresenta l’esito del lavoro di Michelangelo architetto nel suo ultimo soggiorno romano. Arte e letteratura uniti in un connubio indissolubile: la tradizione romana e la cultura contemporanea si sono presentati al cospetto dei busti marmorei raffiguranti gli italiani più illustri, che si rincorrono nella Sala con sguardo severo. E tra le raffigurazioni di Dante, Petrarca e Leonardo, un ambiente gremito ha assistito alla celebrazione dell’ultima edizione, che ha visto la partecipazione di 870 candidati ed oltre 1500 opere a concorso. Tra i Finalisti era presente Alessio Proietti della Redazione Riflesso, che raccontando uno scorcio di vita romana tra arte ed architettura, entra nella Raccolta Antologica del Premio con relativa pubblicazione. La Giuria così si è espressa nei suoi confronti: “Capacità descrittiva ed incisivi tratti di narrazione dal taglio individualistico ed efficace. L’autore presenta un brano dal buon stile attentamente costruito, attraverso il quale esporre la visione del bello nella nostra realtà quotidiana”. E con la visione e condivisione del bello nella nostra realtà quotidiana, la Redazione Riflesso ha il piacere di iniziare un nuovo anno insieme.