Xu Yue Juan: la fashion designer che fa da ponte tra due culture

Martedì, 21 Giugno 2016,
Xu Yue Juan è una fashion designer, cinese di nascita ma in Italia da oltre trent'anni. Si è imposta all’attenzione dell’alta moda internazionale grazie al suo ruolo di ambasciatrice del made in Italy di grande livello, miscelando antiche tecniche artigianali orientali con il gusto sartoriale dell’alta moda di qualità italiana. Ricerca costantemente la perfezione a ogni costo, caparbia, volitiva, estroversa e comunicativa, si basa sul suo indiscusso senso estetico e sulla sua professionalità.  Una stilista, un’imprenditrice, ma soprattutto una donna che rappresenta un ponte tra due culture, due mondi apparentemente molto diversi ma che hanno in comune l’amore per l’arte. Come è nata l’Alleanza delle imprese cinesi e italiane? “L’ingresso di nuovi e più agguerriti competitori sul mercato globale obbliga le impresa a progettare vantaggi competitivi, ecco perché nasce Alleanza delle imprese cinesi e italiane per creare un gruppo efficace a svolgere il duplice ruolo di ponte, di unione e di strumento plurifunzionale capace di consentire alle impresa di affrontare con successo l’ipercompetizione. Una piattaforma in grado di far conoscere le imprese delle due nazioni. L’alleanza delle Imprese Cinesi e Italiane (A.I.C.I.) deve essere considerata non quale fenomeno isolato ed eccezionale ma quale componente della propria strategia di sviluppo cioè quale vero e proprio vantaggio competitivo di alto livello. La conoscenza e la penetrazione di nuovi mercati richiede capacità e risorse finanziarie non indifferenti che inducono l’impresa ad allearsi. Infine, la presenza di grandi concorrenti dà luogo a una duplice scelta per l’impresa: restare da sola e prepararsi a soccombere oppure allearsi ad altre imprese, prendendo in considerazione anche l’eventualità di scegliere come partner l’azienda concorrente. Per ottenere il miglior risultato possibile in un determinato ambito, A.I.C.I. fa nascere le alleanze ‘giuste’ con le seguenti fasi: processo di ricerca della giusta alleanza; ricerca di mercato, ricerca di marketing, ricerca del partner; valutazione dei dati; individuazione della possibile alleanza; negoziazione; attuazione dell’alleanza. I primi due passi sono fondamentali per conoscere approfonditamente il mercato di riferimento e valutare i fattori (politici, fisico-geografici, demografici, economici, socio-sindacali, commerciali, industriali, legislativi) suscettibili di condizionare la costituenda alleanza oltre che individuare i contenuti della stessa alleanza”. Come è nata l’idea di trasferirsi in Italia? “Ho scelto l'Italia perché quando si parla di moda per noi cinesi è Parigi o Milano, essendo sempre stato un mio sogno fare la stilista, il caso ha scelto per me l'Italia e ne sono felicissima. Ora sono italiana, come mio marito e i miei figli”. Dove hai studiato l’italiano? “Sono un'autodidatta, devo ancora imparare molto”. Come nascono le tue collezioni? “Le mie creazioni sono sempre moderne ed evocative. Dalla matita nascono suggestioni sempre molto attuali, attraverso materiali pregiati che danno forma ad un lusso mai banale”. Dove hai sfilato la prima volta? “Nel 1995 a Bologna, e successivamente ho creato il marchio Delves – JK made in Italy 100% collaborando con artigiani tutti rigorosamente italiani”.  Che tipo di donna ti piace vestire? “Una donna moderna che non segue gli stereotipi, una donna forte, sicura di sé, una donna manager ma con femminilità”. Le anticipazioni sui colori di quest'anno? “Non seguo mai una scia”. Che consigli puoi dare a un giovane talento che vuole fare la carriera di stilista?  “Pazienza, impegno, passione e soprattutto amore”. Cosa ha significato per te raggiungere un grande obiettivo realizzando il Primo Fashion Excellence’s Galà a Milano al Palazzo Pirelli?  “Beh direi che è stata solo un trampolino di lancio, ma ero molto emozionata. Il Fashion Excellence Gala' è un progetto molto ambizioso e impegnativo. Il progetto ha la finalità di mettere in risalto le eccellenze dell’artigianato nel campo della moda a livello internazionale, promuovere lo sviluppo culturale attraverso lo strumento della formazione, contribuire alla globalizzazione delle imprese artigiane, rispondere in modo efficace ai bisogni professionali dei giovani e alle domande del mercato del lavoro, creare sinergia fra le aziende dei due paesi (Italia e Cina), ed infine il mio sogno sarebbe di creare, nell'ambito dell'evento, una borsa di studio da svolgersi in Italia, per un alunno o laureato meritevole e che si è contraddistinto nel settore moda e che non ha le possibilità di venire in Italia per specializzarsi”. Quali sono i tuoi obiettivi per il futuro? “In un momento di crisi come questo, il mio obiettivo è continuare a fare capi di altissimo livello e creare una linea più commerciale accessibile a tutti”.