Umbria laboratorio di sostenibilità

Benefit Corporation, transizione ecologica, Green Deal Europeo: istituzioni, ospiti internazionali e aziende del territorio a confronto

06.06.22 , Eventi

 

Umbria laboratorio di sostenibilità

L’Umbria è considerata da sempre il “Cuore verde d’Italia” e oggi può assumere un ruolo guida in Europa, concretizzando gli indirizzi del Green Deal Europeo e del PNRR in un nuovo modello di sviluppo. Affinché la transizione si concretizzi, imprese e istituzioni devono però collaborare per una reale crescita del territorio. Una crescita economica sostenibile, un cambio di paradigma che coinvolga tutti gli attori sociali.  

“Umbria laboratorio di sostenibilità”, in programma a Perugia il 9 giugno dalle 15,15 presso la Sala dei Notari, sarà perciò un momento di incontro per discutere in concreto di nuovi modelli di impresa e del rapporto tra aziende, istituzioni e comunità. Promosso da Fondazione Progetto Valtiberina con Regione Umbria e Comune di Perugia, l’appuntamento vedrà la partecipazione di Assobenefit, del movimento delle B Corp e di Sistema B. Un’occasione preziosa per confrontarsi con i massimi esperti, a livello nazionale e internazionale, sui nuovi modelli di economia rigenerativa. 

In particolare, da segnalare la presenza dell’On. Mauro Del Barba, presidente di Assobenefit e promotore in Italia della legge sulle Società Benefit; Paolo Di Cesare, co-fondatore di Nativa, prima B Corp italiana e promotrice del movimento delle Benefit Corporation in Italia. Oltre alle voci internazionali di Pedro Tarak, fondatore di “Sistema B”, l’organizzazione senza fine di lucro che promuove i principi delle Benefit Corporation in Sud America, e dell’australiano Matt Sykes, fondatore di Regeneration Projects, che presenterà l’esperienza sviluppata a Melbourne.

Il confronto vedrà poi protagoniste alcune delle più importanti imprese del territorio (Aboca, Arvedi, Conad Pac 2000, Consorzio Eco V print, Margaritelli, Monini) che proprio per la loro diversità di dimensione, settore e modalità di governance potranno portare un contributo concreto nel dialogo con le istituzioni territoriali.

“La sensibilità verso un nuovo modo di fare impresa, che bilanci gli interessi degli imprenditori con quelli della società e dell’ambiente, si sta indubbiamente affermando”, spiega Massimo Mercati, vicepresidente di Progetto Valtiberina e promotore dell’incontro. “Il problema è che queste esperienze non sono affatto la norma. Le Benefit Corporations per quanto sempre più diffuse sono un’eccezione, anche dal punto di vista legislativo. Troppo spesso parliamo di termini come profitto, crescita e valore, senza domandarci quale sia il significato profondo del nostro agire, quale sia la reale missione delle imprese e come sia possibile costruire un rapporto virtuoso tra le aziende e la società in cui operano. L’Umbria ha tutte le carte in regola per poter essere un punto di riferimento in questo cammino di rinnovamento, ma è necessario un dialogo tra le parti e l’impegno di tutti gli attori coinvolti.”

 

L’approccio delle imprese nei confronti della sostenibilità ha registrato una netta trasformazione nel corso degli ultimi dieci anni. La sostenibilità è diventata non solo una necessità morale, ma anche un elemento strategico che consente di acquisire un vantaggio competitivo. Come attestato in modo trasversale da numerosi fronti – dal percorso di rinnovamento promosso dalla Laudato Si’ di Papa Francesco ai grandi player finanziari globali, dai movimenti civici alle Istituzioni europee -  solo l’adozione di un nuovo modello di sviluppo sostenibile potrà garantire un vero benessere economico e sociale per il futuro.

B Corp e Società Benefit

Le aziende certificate B Corp sono oltre 4.500 nel mondo, circa 150 in Italia. La certificazione B Corp è rilasciata da un'organizzazione internazionale senza fini di lucro, B Lab. Per ottenere e mantenere la certificazione, le aziende devono raggiungere un punteggio minimo su un questionario di analisi delle proprie performance ambientali e sociali. Le imprese devono superare 80 punti su una scala da 0 a 200 del “Benefit Impact Assessment”, o BIA, un benchmark sviluppato da B Lab, che permette di valutare l’impatto aziendale in modo quantitativo e rigoroso. Questa soglia rappresenta il punto di pareggio tra quanto l’azienda prende dalla società e dall’ambiente rispetto a quanto restituisce, passando da un modello puramente estrattivo a uno rigenerativo.

Tale certificazione non ha valenza di legge, diversamente dallo stato giuridico di “Benefit Corporation” introdotto per la prima volta dalla legislazione americana. L’Italia è stato il primo Paese europeo a introdurre nel proprio ordinamento questa nuova forma giuridica di impresa, nel 1º gennaio 2016, con la nascita delle Società Benefit. Le società che decidono di adottare la forma di Società Benefit sono tenute a integrare nei documenti statutari il proprio impegno per il bene comune, impegnandosi formalmente a raggiungere determinate performance ambientali e sociali, da documentare in modo rigoroso attraverso una Relazione di Impatto.

IL PROGRAMMA COMPLETO: http://www.progettovaltiberina.it/media/1475/260x380_umbrialabsosten_info.pdf

Per info: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

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