Se questo è un uomo al Morlacchi

Nel centenario della nascita di Levi, nel 2019, Malosti ha firmato la regia e l’interpretazione di Se questo è un uomo.

22.01.22 , Eventi , Italo Profice

 

Se questo è un uomo al Morlacchi

Mercoledì 26 e giovedì 27 gennaio alle 21, al Teatro Morlacchi di Perugia, Valter Malosti porta in scena Se questo è un uomo, il capolavoro autobiografico e memorialistico di Primo Levi pubblicato per la prima volta nel 1947. Si tratta di uno dei romanzi più significativi del dopoguerra che testimonia la sconvolgente esperienza dell’autore partigiano ed ebreo nel campo di concentramento di Auschwitz.

Valter Malosti, Lucrezia Forni e Giacomo Zandonà lo portano in scena.
La voce di Primo Levi è la voce che più di ogni altra ha saputo far parlare Auschwitz: la voce che da oltre settant’anni, con Se questo è un uomo, racconta ai lettori di tutto il mondo la verità sullo sterminio nazista per liberarsi del male e delle orribili scene accadute all’interno del campo. È una voce dal timbro inconfondibile, mite, pacata e salda: «considerate che questo è stato».
Per la prima volta porta in scena direttamente il romanzo, senza alcuna altra mediazione, e la voce di questa irripetibile opera prima. Una voce che nella sua nudità sa restituire la babele del campo – i suoni, le minacce, gli ordini, il rumore della fabbrica di morte.

“Volevo creare un’opera – dice Malosti – che fosse scabra e potente, come se quelle parole apparissero scolpite nella pietra. Spesso ho pensato al teatro antico mentre leggevo e rileggevo il testo. Da qui l’idea dei cori tratti dall’opera poetica di Levi detti o cantati. Da qui ha preso le mosse l’idea di utilizzo dello spazio. Una sorta di installazione d’arte visiva più che una classica messa in scena teatrale”.
La condensazione scenica del testo è stata curata da Domenico Scarpa e dallo stesso Malosti. La voce è quella del testimone-protagonista, ma i suoi registri sono molti. La voce di Se questo è un uomo contiene in realtà una moltitudine di registri espressivi, narrativi, percettivi e di pensiero. Questi registri, questi fotogrammi del pensiero nel suo divenire sono la vera azione del testo. Riflessioni, guizzi, rilanci filosofici e psicologici, flash-back e flash-forward.

Per accedere a teatro sono necessari Super Green Pass e mascherina di tipo ffp2. Si può prenotare telefonicamente al Botteghino Telefonico Regionale del Teatro Stabile dell’Umbria 075 57542222, tutti i giorni feriali, dalle 16 alle 20.

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