“Re.Use. Scarti, oggetti, ecologia nell’arte contemporanea”

10.10.18 , Eventi , Elisa Giglio

 

“Re.Use. Scarti, oggetti, ecologia nell’arte contemporanea”

Arriva “Re.Use. Scarti, oggetti, ecologia nell’arte contemporanea” dal 27 ottobre al 10 febbraio 2019 a Treviso. Si tratta di un’esposizione a cura di Valerio Dehò, composta da 87 opere di 58 artisti internazionali ed è dislocata in tre diversi spazi espositivi della città, di cui due sedi museali, quali il Museo di Santa Caterina e il Museo Casa Robegan, ed uno privato, il piano Nobile di Ca’ dei Ricchi.

La mostra traccia un viaggio nella storia dell’arte e nella cultura artistica, dal Novecento fino ai nostri giorni, per guardare in dettaglio come il tema del riuso/ Re.Use è stato affrontato nelle varie decadi e dai vari artisti e come questo concetto continua a produrre opere e a stimolare la creatività delle attuali generazioni, ricoprendo un ruolo attivo e propositivo per comunicare al pubblico valori condivisi socialmente rilevanti. Non a caso, l’esposizione vede la luce proprio nella città di Treviso, storicamente definita green friendly e attenta alle tematiche ambientali.

Attraverso le opere di grandi artisti, come Marcel Duchamp, Piero Manzoni, Michelangelo Pistoletto, Alberto Burri, Mimmo Rotella, Tony Cragg, Christo, Damien Hirst, la mostra si propone di documentare in un arco cronologico che va dai primi decenni del Novecento fino ai giorni nostri, il rapporto continuo che l’arte ha avuto con gli oggetti d’uso comune e con gli scarti. Un percorso per ammirare la nascita, l’evoluzione e lo stato attuale del concetto di riutilizzo con finalità etica ed estetica nel mondo dell’arte moderna e contemporanea.

La mostra inizia dalle opere di Marcel Duchamp, Man Ray, Alberto Burri e Piero Manzoni, senza le quali la distanza tra il museo e il mondo degli oggetti industriali e comuni, sarebbe rimasta inalterata. Si tratta di un vero e proprio Ri.uso in quanto la funzione degli stessi oggetti viene modificata e destinata a tutt’altro utilizzo e altro valore.

Il tema dei rifiuti, negli anni Sessanta, diventa una critica alla società consumistica; si comincia a intravedere la responsabilità sociale da parte degli artisti, che assumono un atteggiamento di opposizione a un sistema di spreco. Il gruppo dei Nuovi Realisti francesi, di cui facevano parte Mimmo Rotella e i celebri Spoerri, Arman, César, Jean Tinguely, ha creato un movimento attorno a questa concezione. Per questi artisti il riuso divenne una sorta di programma ideologico: etica ed estetica si sono fuse insieme, proponendo un’arte che non fosse solo decorazione e abbellimento, ma che veicolasse anche dei forti messaggi alla società.

La consapevolezza ambientale e la coscienza ecologica degli anni Ottanta e Novanta è ormai diventata un leitmotiv dell’arte contemporanea. Artisti, come Michelangelo Pistoletto, Damien Hirst, hanno dato un contributo quasi iconico in questo contesto, aggiornando a oggi la lezione delle avanguardie storiche del Futurismo e del Dadaismo. Si arriva, infatti, a una vera e propria rappresentazione della moderna coscienza ecologica nel 1999, con l’opera “Regina” realizzata da Enrica Borghi: una grande figura femminile, nobile, interamente realizzata con bottiglie di plastica da riciclare.

“Re.Use” è un progetto ideato dall’Associazione Tra - Treviso Ricerca Arte, realizzato in coorganizzazione con il Comune di Treviso e con la collaborazione dei Musei Civici di Treviso. Numerosi anche i partner istituzionali del progetto, quali Camera di Commercio, Confcommercio, Confartigianato, Coldiretti, Consorzio di Promozione turistica Marca Treviso, Assindustria Venetocentro e Contarina spa. La mostra ha, inoltre, il Patrocinio del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e della Regione Veneto.

Il progetto, però, non si esaurisce nella realizzazione di un’esposizione. “Re.Use” mira anche ad un coinvolgimento diffuso della città; durante il periodo dell’esposizione vengono realizzati eventi collaterali multidisciplinari sul tema del riciclo, riutilizzo, sostenibilità ed ecologia, che spaziano dalla proiezioni di documentari, talk, incontri a laboratori per adulti e bambini e molto altro.

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