"Plessi. Emozioni Digitali"

05.08.22 , Eventi , Collaboratore Riflesso

 

Tornabuoni Arte dedica a Fabrizio Plessi, uno dei più importanti artisti italiani di videoarte, la mostra "Plessi. Emozioni Digitali", che inaugura mercoledì 21 settembre, alle 18.00, nella sede fiorentina della galleria, in lungarno Benvenuto Cellini 3.

L’esposizione, visitabile fino al 18 novembre, raccoglie oltre trenta lavori dai progetti dagli anni Settanta agli anni Novanta, fino alla produzione video più recente dell’artista, considerato un pioniere, tra i primi sperimentatori della materia digitale in Italia, tanto da essere definito “l’aborigeno del digitale”. Un artista che ha saputo coniugare natura e artificio, arte e tecnologia, dando vita a creazioni poetiche di grande impatto evocativo, dove ricorrono costantemente gli elementi primordiali quali l’acqua, il fuoco, i fulmini, la terra, in un flusso inarrestabile di immagini.

Al piano superiore della galleria sono esposti alcuni progetti su carta degli anni Settanta, con disegni e immagini ricchi di annotazioni, che testimoniano quanto il suo lavoro si sia sempre basato su una metodologia e uno studio rigorosi, attenti alla tradizione del disegno manuale.

Insieme ai progetti, sempre in questa sezione, troviamo alcune opere della serie Cariatidi, dei primi anni 2000, alcune su carta, altre invece sculture, dove la fisicità degli oggetti e dei materiali (paglia, anfore, sassi) si combina in modo armonico con le immagini digitali.

Al piano inferiore, la mostra prosegue con i lavori video più recenti, divisi per temi, in una sequenza che restituisce agli spettatori l’essenza degli elementi ritratti: dalla fluidità e la forza dell’acqua che scorre e travalica i perimetri tangibili dell’opera, al bagliore dei lampi che illuminano brevemente il buio della notte, all’incandescenza del fuoco che si manifesta anche nella striscia segnata dal passaggio della lava.

Tornabuoni Arte presenta, inoltre, una sezione dedicata agli NFTs, una collezione che l’artista ha creato negli ultimi anni, i cui soggetti rimangono quelli della Natura, e che completa la sua produzione artistica. Plessi è uno sperimentatore e non si sottrae al fascino dall’evoluzione che l’unicità del digitale e l’utilizzo della tecnologia blockchain comportano, attualizzando ulteriormente il suo linguaggio.

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