I cantieri dell'immaginario

11.07.21 , Eventi , Alessio Proietti

 

I cantieri dell'immaginario

L’Aquila - Fino al 26 luglio, i riflettori sono accesi sulla coinvolgente manifestazione de I Cantieri dell’Immaginario, con la partecipazione di decine di artisti della scena italiana e internazionale, da Emir Kusturica a Ugo Pagliai, da Giorgio Pasotti e Edoardo Leo, da Samuele Bersani a Elio e Arturo Brachetti, con un’offerta di alto livello che toccherà teatro, musica e danza contemporanea, fino ai grandi classici del trittico “Letteratura in scena”. La manifestazione è realizzata con fondi Restart e il coordinamento del Teatro Stabile d’Abruzzo. Tra le istituzioni culturali aquilane coinvolte, lo stesso TSA, i Solisti Aquilani, la Società dei Concerti “Bonaventura Barattelli”, l’Istituzione sinfonica abruzzese, il gruppo E-Motion, InScena e Teatrozeta, il Conservatorio di musica “Alfredo Casella” e numerose associazioni cittadine. L’edizione 2021 de I Cantieri dell’Immaginario conclude il ciclo iniziato nel 2018, nella suggestiva cornice della scalinata di San Bernardino, con le eccellenze architettoniche e gli elementi naturali della città come quinte scenografiche degli eventi culturali che si susseguiranno nel ricco e variegato cartellone della manifestazione. Dopo il lungo lockdown, l’insostituibile esperienza dello spettacolo dal vivo assume un significato ancora più profondo e formativo, soprattutto per i più giovani e per riscoprire il valore di una socialità sopita. Un’occasione unica per tornare a stare insieme, in condizioni di massima sicurezza, e di “riconnetterci con i nostri ricordi”, come ricorda Fausto “Lama” Zanardelli dei Coma_Cose, duo musicale che sabato 10 luglio ha acceso la scalinata di San Bernardino con il Nostralgia Tour. Cantieri dell’Immaginario, cantieri per immaginare. Per reinterpretare il luogo simbolico di una ricostruzione, materiale e immateriale, che oggi più che mai trova nell’arte e nella cultura la sua base più solida. Musica, teatro, danza, “Eventi e mutamenti” per riprendere ancora una volta la narrazione di una città che riscopre continuamente se stessa.

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