Una nuova idea di negozio, una vera e propria destination: un luogo nel quale i linguaggi differenti della collezione esclusiva e senza tempo per antonomasia si presentano autorialmente come in una commedia dell’arte.
La nuova macchina scenica è capace di unire le pièce più recenti ai testi sacri dei grandi maestri cresciuti nella fucina milanese creata da Gio Ponti nel 1932.
Le icone osservano i nuovi attori dal backstage, quasi suggerendo e svelando l’aura della cultura della luce che si trasmette in codici contemporanei.
L’architetto Francesco Librizzi, siciliano di nascita e milanese di adozione, nuovo direttore artistico di FontanaArte, ha sviluppato l’idea di un "mondo di carta" - tipica magia scenografica del teatro - applicandolo al flagship store di Corso Monforte, che diventa il palcoscenico modulare e da programmare ad ogni atto e cambio di scena.