Arte e Impresa - Dino Zoli, 50 anni di creatività

26.03.22 , Eventi , Alessio Proietti

 

Arte e Impresa - Dino Zoli, 50 anni di creatività

Dal 2 aprile al 2 ottobre è in programma presso la Fondazione Dino Zoli di Forlì l’esposizione "Arte e Impresa - Dino Zoli, 50 anni di creatività". Si aprono ufficialmente le celebrazioni del 50° Anniversario dell’attività imprenditoriale di Dino Zoli, fondatore di un Gruppo apprezzato a livello internazionale.

Per tutto l'anno 2022, Dino Zoli Group propone un ricco cartellone di esposizioni d’arte, incontri e iniziative volte a descrivere la storia delle undici aziende che lo compongono, a partire dalla capostipite Dino Zoli Textile. Una cultura d’impresa che da sempre pone al centro ricerca e innovazione, ma anche arte e cultura, promozione dei giovani e del territorio, attenzione sociale e all’ambiente.

L’esposizione "Arte e Impresa - Dino Zoli, 50 anni di creatività", che è inaugurata alle ore 18.00 di sabato 2 aprile, propone un excursus attraverso le opere della collezione permanente e i principali progetti d’arte promossi dalla Fondazione Dino Zoli in partnership con Dino Zoli Textile e DZ Engineering. Dal 2017, la Fondazione ha infatti proposto prevalentemente percorsi di ricerca legati al tessuto e alla luce.

Il percorso espositivo si articola in molteplici sezioni. La prima parte è dedicata agli autori storicizzati che compongono la collezione d’arte di Dino Zoli Group: Achille Perilli con "Viaggio in Italia" del 1955, Emilio Scanavino con "Tramatura sull’Azzurro" del 1970, Agostino Bonalumi con "Verde" del 1983, Enrico Baj con "Donna e Generale" degli anni ‘80, Mario Schifano con il trittico teatrale del 1993, Mimmo Paladino con la scultura del "Dormiente", Luigi Ontani con "GallAllegoria" degli anni ’90, Piero Dorazio con "CloKwise" del 1999. E poi le opere di Mattia Moreni, Marco Neri, Alessandro Algardi, Bruno Cassinari, Luigi Veronesi, Ugo Nespolo, Marco Lodola, Salvatore Fiume, Alberto Magnelli e molti altri.

La seconda parte si concentra sul rapporto tra arte e tessuto con approfondimenti dedicati alle residenze d’artista di Elena Hamerski e Loredana Galante (frutto della collaborazione tra Dino Zoli Textile, Fondazione Dino Zoli e Associazione Culturale Arteam), alla mostra "È QUI. Un percorso fra luoghi, persone e arte" (in collaborazione con Accademia di Belle Arti di Bologna e diverse cooperative sociali), all’installazione site-specific "Made in Italy© - Lost Home" (2017) di Mustafa Sabbagh e al rapporto con l’Accademia di Belle Arti di Bologna (Corso di Decorazione, professoressa Vanna Romualdi), di cui sono stati accolti numerosi studenti in stage.

Tra le due parti è inserito il progetto benefico "Prego, si accomodi", promosso dalla fiera Contemporanea di Forlì nel 2004 e sostenuto da Dino Zoli. Una serie di 50 poltrone decorate, dipinte e interpretate da altrettanti artisti contemporanei, come Giosetta Fioroni, Renato Mambor, Pino Pinelli, Elio Marchegiani, Gianfranco Notargiacomo e Nicola Samorì.

A seguire, un focus sulle nuove acquisizioni, da Thomas Scalco e Silvia Margaria (premi acquisto ad Arteam Cup) a Lucia Bubilda Nanni, proposta nel programma "Who’s Next", teso a sostenere la giovane arte, insieme a Silvia Bigi.

Per concludere, una sezione dedicata alla fotografia contemporanea, con "Hebe vs. Hebe" di Mustafa Sabbagh ed alcuni lavori di Silvia Camporesi, unitamente alle opere di Alessandra Baldoni, Luca Gilli, Cosmo Laera, Luca Marianaccio, Lucrezia Roda e Pio Tarantini, prodotte da DZ Engineering e presentate in Italia e a Singapore, in occasione del Gran Premio di Formula 1. Sempre alla DZ Engineering sono legati i racconti della Motor Valley di Mindy Tan e Wilfred Lim e gli scatti di Roberto Conte, fotografo ufficiale delle installazioni di Edoardo Tresoldi.

L'esposizione si chiude con una sezione composta da pannelli che ripercorrono la storia di Dino Zoli.

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