Al via la nuova stagione di prosa al Teatro Stabile dell'Umbria

24.10.18 , Eventi , Italo Profice

 

Al via la nuova stagione di prosa al Teatro Stabile dell'Umbria

In queste prime quattro settimane d'autunno si susseguono le conferenze stampa per la presentazione delle Stagioni di Prosa dei vari Teatri del Teatro Stabile dell'Umbria in attesa del primo appuntamento al Morlacchi di Perugia.

Durante la presentazione della Stagione di Prosa 2018-19 del Morlacchi, nella consueta cena offerta a Solomeo dal presidente del Teatro Stabile dell'Umbria Brunello Cucinelli, erano stati preannunciati grandi classici, grandi maestri e grandi temi. 

Era giovedì 31 maggio e gli addetti ai lavori assistevano ad una delle prime uscite pubbliche del neo-direttore dello Stabile Nino Marino: «Il Teatro è luogo della rappresentazione, spazio pubblico dove una comunità riunita si rivela. È l’arte del corpo e della parola, è l’arte dello sguardo e della visione. Gli spazi e le città che l’accolgono sono i luoghi in cui visioni e sguardi si incontrano. Per questo ho pensato di accompagnare ogni Cartellone delle nostre stagioni di prosa con gli occhi di un artista, il fumettista belga, François Olislaeger, che da anni nelle sue illustrazioni coglie i momenti più significativi del teatro europeo».

Marino proseguiva con i tanti ringraziamenti, cominciando da quelli al suo predecessore Franco Ruggeri e al Presidente Brunello Cucinelli, col desiderio di intraprendere un percorso che ci porterà lontani: un “soffio di freschezza” dando attenzione al luogo e agli attori che faranno il teatro di domani. E g razie a loro presentiamo il nostro lavoro in Italia e all'estero.

Fernanda Cecchini, ricordando come il TSU sia diventato un punto di riferimento della comunità grazie alla guida autorevole ed estroversa di Cucinelli, svelava che oltre un milione di euro allo Stabile erano già stati approvati.

Il sindaco Romizi, dopo aver apprezzato la determinazione e la passione del nuovo Direttore, con orgoglio tesseva le lodi di un Teatro Morlacchi, un “rifugio poetico” rinnovato nell'ingresso e nella biglietteria 

Infine Cucinelli annunciava con entusiasmo la restaurazione del teatro di Norcia.

E tutti concordavano nel grande grande debutto per il Morlacchi con i fratelli Servillo: il 31 ottobre andrà in scena “La Parola Canta” con Peppe e Toni Servillo e sarà a Perugia fino al 4 novembre. 

A seguire sarà la volta de “I Miserabili” di Victo Hugo (dal 7 all'11) e di “Sei Personaggi in cerca d'autore” di Pirandello con Michele Placido (dal 14 al 18). Per concludere il mese di novembre ci sarà “La Gioia” di Pippo Delbono (dal 28 al 30).

Sarà poi la volta della danza con "Romeo y Julieta tango" (8 e 9 dicembre) della Compagnia vicentina Naturalis Labor, che interpreterà il capolavoro shakespeariano tra danza contemporanea e tango.

Filippo Timi con il suo "Un cuore di vetro in inverno" (dall'11 al 16) e Veronica Pivetti (29, 30 e 31 dicembre), che insieme a Giorgio Lupano proporrà "Viktor und Viktoria", saranno i protagonisti della parte finale del 2018. 

Il 2019 inizierà con "Pueblo" di Ascanio Celestini (dal 9 all'11 gennaio) seguito da "L'odore assordante del bianco" (dal 16 al 20), lo spettacolo di Stefano Massini dedicato a Vincent Van Gogh in cui reciterà Alessandro Preziosi.

A febbraio ci sono due classici: “Le baruffe chiozzotte” di Goldoni (dall'1 al 3) e “Sogno di una notte di mezza estate” di W. Shakespeare (dal 6 al 10).

Per San Valentino (14 e 15) è in programma la Parsons Dance, icona della danza psotmoderna statunitense, per una danza al contempo acrobatica e comunicativa.

Dal 20 al 24 ci sarà “Uno zio Vanja” di Čechov  proposto da Vinicio Marchioni e Francesco Montanari.

Dal 6 all'8 un altro classico, “La bisbetica domata” nell'adattamento di Angela Demattè.

Nel mese di marzo si conclude la stagione: il 13 marzo ci il sarà il “Gala” del Balletto Yacobson di San Pietroburgo. La compagnia esibirà alcuni dei frammenti che hanno fatto la storia del balletto: “Lo schiaccianoci”, “La bella addormentata”, “Il lago dei Cigni” tra gli altri.

L'ultimo atto spetta a “Mabettu” di Alessandro Serra (dal 23 al 24 marzo), liberamente ispirato alle intuizioni geniali del Macbeth.

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